( p.d.) Sabato in piazza Cittadella s’è tenuto l’annunciato sit-in di sensibilizzazione nei confronti delle ideologie nella scuola. A intervenire il promotore, Alessandro Rancani, a cui sono seguiti Stefano Valdegamberi consigliere regionale Veneto, Alberto Zelger ex-consigliere comunale a Verona, Palmarino Zoccatelli, cattolico venetista, Francesca Menin di Verona per la Libertà.
A vario titolo, secondo le proprie competenze ed esperienze, gli oratori hanno esposto le problematiche annesse alle ingerenze del corpo docenti nell’andare oltre al loro mandato di insegnanti, sconfinando in taluni casi nell’indottrinamento ideologico vero e proprio.
La manifestazione ha sottolineato che la scuola non è un luogo dove esercitare pressioni per il condizionamento ideologico degli alunni. In particolare si è fatto riferimento alle ideologie gender con cui gli ignari studenti vengono disorientati proponendo come normali delle anomalie nell’orientamento di genere.
Negli interventi s’è anche fatto cenno alla distorta interpretazione della storia e del presente con tesi a favore di una sola parte interessata nei conflitti recenti e passati, si è parlato della pressione materialista con cui le scienze positive vengono imposte come ineludibile e indiscutibile progresso. Si è anche parlato degli eccessi dell’ecologia, definita una eco-follia che colpevolizza l’uomo tacciandolo come unico responsabile dei processi naturali dei cambiamenti climatici.
In sintesi con gli interventi, ripetutamente applauditi, genitori, insegnanti e istituzioni sono stati invitati a tenere alta l’attenzione sul rischio concreto che le scuole diventino luoghi non più di insegnamento e cultura, ma di indottrinamento che si sostituisce alla famiglia nel suo ruolo educativo che le spetta per diritto naturale.