A Marco Padovani, deputato veronese di Fratelli d’Italia, non va giù che la giunta Tommasi venda come suoi progetti dell’amministrazione precedente e che lui conosce bene essendone stato assessore.
«In merito alle dichiarazioni dell’assessore Ferrari sugli interventi di riqualificazione in corso nella nostra città- ricorda Padovani-, è doveroso fare chiarezza. L’amministrazione attuale non sta portando nulla di nuovo sotto il sole: il ponte Aleardi, viale Piave e il sottopasso di via Città di Nimes sono tutti progetti finanziati e programmati dall’amministrazione Sboarina. Anche le asfaltature attuali rientrano nei lavori di compensazione per interventi già avviati da Agsm e Acque Veronesi. Quindi su questa partita la sinistra veronese, ora al governo della città, ha poco di cui vantarsi o fregiarsi».
Le precisazioni di Padovani
In sostanza Padovani mette in evidenza come, a fare un confronto con l’amministrazione Sboarina, Tommasi ne esce con le ossa rotte. Si potrebbe dire che il deputato della Meloni reciti la sua parte. Lui è di destra, e ci sta che critichi la giunta di sinistra. Si potrebbe dire, se non fosse che quella che esprime è anche il comune sentire dei veronesi, anche di molti di quelli che hanno votato Tommasi.
A Padovani, e non solo a lui, la sconfitta del 2022 brucia ancora. Troppo comodo considerarla acqua passata. Soprattutto per chi ne considera i responsabili.
«Flavio Tosi e Forza Italia – ricorda il parlamentare- ancora una volta avanzano dichiarazioni su una sua possibile ricandidatura, in Regione Veneto e Comune di Verona. Forse dovrebbero porsi alcune domande su come la città sia stata consegnata alla sinistra».
Ed è chiaro che Padovani allude alla divisione nel centrodestra e ne addossa a Tosi la responsabilità. Anche se a distanza di 2 anni non s’è ancora sentito nessuno degli altri responsabili della sconfitta fare un minimo di mea culpa, dato che di responsabilità ce ne sono da entrambe le parti.
Ma Padovani non si ferma qui e lancia anche un monito e al tempo stesso un appello all’unità del centrodestra.
«Alla luce delle recenti dichiarazioni di Tosi, in cui ha affermato di essere “pronto”, mi auguro – conclude Padovani- che queste uscite non siano il preludio a un percorso solitario che rischierebbe nuovamente di creare fratture. Fratture che potrebbero consegnare, ancora una volta, la città nelle mani della sinistra».