Il mal di schiena sta diventando una patologia sempre più diffusa, tanto che secondo uno studio pubblicato su Lancet nel 2050 supererà l’Alzheimer come patologia invalidante. Ogni anno 1 italiano su 3 sta a casa dal lavoro per il mal di schiena, con un evidente costo sociale che si potrebbe evitare con la prevenzione.
Di solito lo si trascura. Passerà, si dice, attribuendone la causa a qualche movimento ‘strano’. Nell’immaginazione popolare la dizione ‘il colpo della strega’ contiene addirittura il riferimento a qualcosa di magico, inspiegabile se non con una specie di maleficio, in quanto molte volte il mal di schiena compare improvvisamente, magari bloccandoti a letto o su una poltrona.
Mal di schiena sempre più comune
E’ tra le prime 8 cause di disabilità e infermità. In Italia colpisce 8,6 milioni le persone di cui 3,4 milioni con difficoltà gravi (dati Istat). Di cui 5,5 milioni ricorrono al fisioterapista.
E’ insomma un problema di massa. L’invecchiamento della popolazione e la vita sedentaria senza o con scarso movimento fisico sono la causa prima di questa patologia. Ancora una volta sono sotto accusa gli stili di vita che abbiamo tutti. Ore e ore seduti davanti al computer, in ufficio, in macchina, sul divano. Si cammina sempre di meno e si fa sempre meno attività fisica. Il che se rende la vita più comoda di quando l’uomo doveva lavorare la terra o svolgere molti lavori manuali, indebolisce la muscolatura del tronco che aiuta la colonna vertebrale nel suo lavoro di mantenere la stazione eretta. E’ quindi necessario bilanciare il diminuito movimento fisico con l’esercizio e la ginnastica al fine di prevenire questa fastidiosa patologia muscolo scheletrica.