Le Farmacie dei servizi nel Veneto hanno erogato più di 9 mila le prestazioni fra giugno e agosto. Una sperimentazione che ha riscosso successo fra i cittadini che vedono ampliata la gamma dei servizi sanitari di cui fruire senza andare in ospedale o nelle strutture pubbliche, evitando così code e perdite di tempo. I dati sono stati comunicati da Federfarma Veneto.
L’iniziativa è partita agli inizi di giugno ed ha coinvolto 560 farmacie che hanno erogato 3.404 screening per l’ipertensione; 2.871 screening per l’ipercolesterolemia; 768 monitoraggi dell’aderenza alla terapia farmacologica nei pazienti con diabete di tipo 2 e 56 monitoraggi dell’aderenza alla terapia con BCPO. Utilizzando la telemedicina sono stati effettuati 820 Holter cardiaci e 349 Holter pressori 813 elettrocardiogrammi.
Le farmacie veronesi in testa per servizi erogati
Nell’Ulss 9 Scaligera le prestazioni erogate sono state 3254 ed è quella delle province venete che ha risposto di più. Le prestazioni erogate nella Ulss 1 Dolomiti sono state 313; 194 nell’Ulss 2 Marca Trevigiana; 1.771 nelle Ulss 3 Serenissima e 240 nella Ulss 4 Veneto orientale; 895 nell’ULSS 5 Polesana; 791 nell’ULSS 6 Euganea; 1.623 nell’ULSS 7 Pedemontana (590) e nell’ULSS 8 Berica (1.033).
Soddisfatto il presidente di Federfarma Veneto che conta circa 1.200 farmacie associate Andrea Bellon che definisce l’esperimento “incoraggiante”. Al momento ha aderito al progetto la metà delle farmacie esistenti nella nostra regione, ma il presidente auspica che se ne aggiungano presto altre, così da consolidare ildialogo diretto fra il farmacista e il cittadino che conferma il ruolo della farmacia nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. Un ruolo di rilevante importanza sociale vista la loro capillare distribuzione su tutto il territorio.
I dati, osserva Belllon, sono destinati ad aumentare perchè quelli rilevati finora sono relativi al periodo e estivo ed è prevedibile che nel prossimo trimestre possano aumentare.