(di Christian Gaole) Il Consiglio di Bacino Nord – l’ente di diritto pubblico per la gestione integrata dei rifiuti urbani – deve rinnovare il Presidente e procedere alla realizzazione della società in-house che si occuperà direttamente della raccolta. I 58 Comuni della provincia stanno lavorando per identificare un candidato che accontenti tutti: una partita tra centrodestra e centrosinistra con già un candidato in pectore che si chiama fuori dalla corsa: Roberto Brizzi, sindaco di Bussolengo e vice-presidente del Consiglio di Bacino Nord. E all’Adige spiega il perchè.

Sindaco, a breve si rinnoverà la direzione del Consiglio di Bacino Nord dei rifiuti

Esatto.

Può raccontarci un po’ lo stato dell’arte? Si vociferava di uno scontro tra centrodestra e centrosinistra.

Allora, andiamo con ordine. Siamo costretti al rinnovo delle cariche perché in molti comuni ci sono state le elezioni e anche se il CDA è stato riconfermato, per legge dobbiamo tornare al voto. Ora si apre una fase delicata del Verona Nord.

Fase delicata?

Si perché i Sindaci possono incidere su diverse aree, che a mio avviso devono rimanere pubbliche: l’annoso problema idrico, cioè su chi dovesse gestire un bene pubblico, è stato risolto con nascita di Acque Veronesi, cosa di cui sono estremamente contento. La partita grande è ora sui rifiuti.

Spieghi meglio Sindaco…

Ora si deve andare in house, bisogna creare una compagnia pubblica, come si fece per Acque Veronesi nel 2006, e tenere la gestione dei rifiuti nel territorio. Considerando che le tariffe vengono decise a Roma da Arera, facendo questo, noi, stiamo andando controcorrente rispetto al mercato.

E perché lo fate?

Per il territorio. Qualunque azienda gestisca la parte rifiuti se genera degli utili, li deve reinvestire sull’impiantistica. E qui si ritorna al discorso fatto poc’anzi su un bene pubblico che deve rimanere tale. Se l’azienda pubblica ricava degli utili, quegli utili sono soldi pubblici che vengono reinvestiti sul pubblico. Il susseguirsi di aziende private che vincolo l’appalto, solitamente, è nocivo per la qualità degli impianti.

Impresa pubblica sia, dunque!

Assolutamente si.

Poniamo il caso che si costituisca l’impresa, poi?

Lo step successivo è calarsi nel pratico della vicenda, qui ci sono due strade: ex novo, quindi comprando in leasing i nuovi macchinari e cambiando tutti i dipendenti con annessa perdita del layout azinedale, oppure acquistando una società preesistente.

Lei sta parlando di Serit, Sindaco?

Esatto, noi abbiamo Serit che è una società parapubblica collegata ad Amia, hanno sicuramente un parco macchine non performante, ma in questo caso non ho alcuna preoccupazione sul costo della possibile acquisizione perché quando un ente pubblico vende un bene a un altro ente pubblico ci sono decine di tecnici che valutano tutti i dettagli del caso. Quindi la polemica sul costo eccessivo dei mezzi di Serit non mi appartiene. Però io non mi fermo solo a Serit!

A cosa si riferisce?

Se costituiamo una compagnia pubblica, non bastano i mezzi di raccolta, bisogna fare anche gli impianti di gestione dei rifiuti. Se noi pensiamo di acquistare Serit e portiamo i rifuti a società terze, non ha senso farlo. Bisogna ragionare in grande. Avendo gli impianti e facendoli lavorare a pieno regime si ha la possibilità di abbassare la tariffa sui rifiuti.

Quindi Sindaco, ricapitolando…

In ordine: costituzione della compagnia pubblica, acquisto di Serit e costruzione di impianti ad hoc per abbattere il costo della tassa sui rifiuti.

E siete tutti d’accordo tra amministratori?

Si cerca sempre di arrivare all’unanimità e stiamo cercando un nome che ci unisca tutti. Io sono anche Vice Presidenti del Consiglio di Bacino Nord e lo scorso anno quando Mazzurana è stato eletto presidente doveva traghettare il consiglio fino a quest’anno.

Tutti dicono che lei sarà il prossimo Presidente..

Mi ero reso disponibile perché i colleghi davano per scontato che come Vice Presidente sarei stato l’erede naturale e in un primo momento ho accettato di candidarmi. Ma quando ho visto che il mio nome poteva essere divisivo ho subito ritirato la candidatura.

E chi è questo candidato?

Stiamo lavorando tra colleghi per trovare un nome che convinca all’unanimità. Io ho fatto un passo indietro al fine di trovare un nome che rappresenti tutti.