Paolo Zanetti è una persona seria. E da persona seria s’assume tutta la responsabilità della sconfitta casalinga con il Torino. Un 2-3 che brucia per più di un motivo. Innanzitutto perché è la seconda consecutiva, dopo quella con la Lazio. Poi perché il risultato è stato condizionato dalla gomitata che Dawidowicz ha assestato in pieno viso a Sanabria in piena area di rigore che ha costretto la squadra a giocare per più di un’ora in inferiorità numerica a causa della sua espulsione. 

“Cose che capitano quando si gioca” ha detto Zanetti, minimizzando la responsabilità del giocatore polacco, cui tutto si può dire meno che non abbia sempre dimostrato impegno e attaccamento alla maglia. Un atteggiamento, quello del mister gialloblù, apprezzabile. Non è tipo da cercare alibi e anche se sa benissimo che il suo difensore ha fatto una cazzata, si guarda bene dal buttargli la croce addosso. Ed è così che deve fare se ci si vuole guadagnare la fiducia e la stima della squadra. 

Zanetti vede delle scorie

Poi però Zanetti una critica la fa e parla di “scorie” che hanno i giocatori con più militanza nel Verona, che rispetto ai nuovi, secondo lui, non hanno la mente sgombra.  “Abbiamo fatto degli errori, concessi a ragazzi giovani e nuovi mentre dai giocatori importanti mi aspetto una certa forza mentale”.

Zanetti. Mia la responsabilità della sconfitta. Ma ci sono delle scorie

Ed effettivamente è quello che s’è visto nel 2° tempo della gara con il Torino, quando l’inserimento delle sostituzioni, costituite tutta da neo-acquisti, da ragazzi giovani appena arrivati a Verona, ha dato una sferzata di energia che s’è concretizzata con il gol di Mosquera, propiziato da Belayane. Peccato che il tempo fosse finito. Forse se le sostituzioni fossero arrivate prima…

Ma quel che è stato è stato e adesso bisogna pensare agli scontri diretti con il Como, il Venezia e il Monza. Rientreranno Duda e Suslov. Per Serdar bisogna aspettare ancora una quindicinali giorni. Ma quel che fa ben sperare è proprio la fiducia di Zanetti nei nuovi arrivati. Sarà dalla loro qualità che arriverà la salvezza, un buon campionato e un aumento del valore del parco giocatori che alla società non può che far bene.

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