“Mercoledì il Consiglio Ue dovrebbe votare il declassamento del lupo da ‘specie rigorosamente protetta’ a ‘specie protetta’. Può sembrare un tecnicismo lessicale, in realtà si aprirebbero nuovi e importanti scenari più favorevoli alla tutela dei nostri allevatori e quindi all’effettivo contrasto del lupo. Infatti, ammorbidire la direttiva Habitat significherebbe poi dare più margine agli Stati e alle Regioni sulle azioni di contrasto e contenimento del numero degli esemplari”.
Lo rivela l’europarlamentare e coordinatore veneto di Forza Italia Flavio Tosi, che da componente a Bruxelles della commissione Ambiente (ENVI) sta seguendo da vicino l’enorme questione lupi e quindi anche l’agenda del Consiglio Ue.
L’Unione europea, con la proposta in esame mercoledì, per la prima volta cerca concretamente di temperare l’attuale direttiva Habitat e quindi di ammorbidirne i paletti per gli Stati membri. Chiede infatti di declassare la specie canis lupus da “rigorosamente protetta” a “protetta”.
“E’ una svolta importante, storica – dice Tosi – Per questo stamattina ho chiesto al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, anche lui di Forza Italia, di confermare la posizione favorevole dell’Italia e di persuadere gli Stati ancora indecisi, in primis la Germania, affinché sciolgano le riserve e approvino la proposta per raggiungere la maggioranza qualificata”.
Se la proposta venisse approvata, l’Ue la inoltrerebbe entro il 1°ottobre alla Convenzione di Berna, che si riunisce nella prima settimana di dicembre. In questo modo a marzo si potrebbero avere già risultati concreti per imprimere una svolta al contrasto dei lupi. Tosi al riguardo riflette: “L’auspicio è che mercoledì si possa votare la proposta e quindi accelerare l’iter, ma è già un fatto che si discuta di cambiare approccio dopo decenni di chiusure ideologiche”.
“Un cambiamento in Ue, favorirebbe un nuovo passo anche a livello regionale” dice il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza, che in Regione Veneto ha presentato in proposte mirate a finanziarie sistemi anti-predazione, anche innovativi (recinti virtuali e dissuasori ad impulsi), e sistemi di custodia (moduli abitativi temporanei notturni per gli allevatori e strutture di ricovero notturne per gli animali), e ad aggiornare i valori tabellari previsti per il risarcimento dei capi di bestiame predati. Bozza ha chiesto anche di istituire un’Unità organizzativa regionale sui lupi finalizzata alla prevenzione e a intercettare meglio i fondi europei a favore degli allevatori. Proposte ovviamente contestualizzate al quadro normativo odierno nel quale il lupo è considerato ‘specie rigorosamente protetta”.
La Regione poi, raccogliendo la richiesta del consigliere regionale forzista e dopo parere favorevole dell’Ispra, ha approvato in via sperimentale sino a fine anno una disciplina di contenimento che consente alle polizie provinciali l’utilizzo di munizionamento di gomma per l’allontanamento del lupo, nel rispetto di determinate condizioni. Bozza però insiste: “Chiederemo che il progetto sia esteso al 2025 e che siano consentite le munizioni di gomma anche ad altro personale, previa adeguata formazione, penso ai cacciatori in primis. Certo se passasse, ed è anche il mio auspicio, la proposta in Ue potrebbero cambiare gli scenari e potremmo dare ulteriori strumenti e nuove azioni di risposta ai nostri allevatori”.