(di Christian Gaole) Costruire un’alternativa al terzo polo che sia liberal-democratica. Questo in sostanza il messaggio che ieri sera Luigi Marattin ha voluto condividere con la platea presente in sala Ater. Occasione per l’onorevole di presentare il suo libro dal titolo “La Missione Impossibile” e per lanciare il nuovo contenitore centrista, Orizzonti Liberali. Tra i relatori anche l’onorevole Enrico Costa, da poco ritornato in Forza Italia e Gianpaolo Veghini, alla guida del sindacato CISL di Verona e Fausto Rossignoli, Sindaco di Negrar. Con loro lo storico volto del giornalismo politico di Verona: Lillo Aldegheri.
Con Valeria Pernice, ex leader di Italia Viva a Verona e fondatrice di Orizzonti Liberali (qui sopra alla presentazione alla Camera nei giorni scorsi), tanti i veronesi presenti in sala, diversi consiglieri comunali oltre a Orietta Salemi, ex esponente di spicco del Partito Democratico e candidata Sindaco di Verona, ora tra le file di Azione e Anna Leso, altro volto noto della politica veronese, ora in Forza Italia.
A margine dell’incontro, Salemi racconta a L’Adige di aver “creduto con convinzione alla nascita del terzo polo e sono ancora convinta che quel progetto sia percorribile. Ma sono in Azione ormai da qualche anno e penso che mi adopereró qui con energia perché riprenda respiro questa terza via, serena, pragmatica e affrancata da logiche di tifoseria”. Un nein chiaro dunque quello di Salemi che, nonostante la colata a picco di Azione, ne rimane l’esponente di riferimento nella scena veronese.
Dal tavolo dei relatori il Sindaco di Negrar, Fausto Rossignoli, dopo aver portato la sua esperienza di Sindaco che è partito dai cittadini per costruire il suo programma che ha visto allearsi liste civiche con Lega e Partito Democratico, critica la visione odierna dove è il leader del partito a prendere le decisioni, anche per quando riguarda i Comuni. E il Sindaco esterna la sua posizione di contrasto a questa situazione e si chiede “a che titolo chi è distante dal territorio possa decidere tutto?”. Invita anche a ridurre la burocrazia in merito alla rendicontazione di progetti e di fondi del PNRR, oltre ad applicare una clausola meritoria su Comuni virtuosi così da abbandonare la logica amicale secondo cui se un sindaco è in quota PD o Lega o Fratelli d’Italia e ha contatti con chi è in regione o in provincia, ottiene i fondi necessari per i progetti.
In merito al progetto liberal-democratico di Orizzonti Liberali si dice “interessato a questo progetto in quanto coltiva collaborazioni sulle idee, indipendentemente dalle logiche di partito”. Dallo scranno più alto del comune di Negrar, dunque, Rossignoli osserva le mosse di Marattin. E tutti noi, invece, osserviamo con attenzione lo sviluppo di Orizzonti Liberali nel territorio veronese.