La Fondazione Arena di Verona si appresta a festeggiare un importante traguardo: cinquant’anni di storia dalla riapertura del Teatro Filarmonico, ricostruito dopo i devastanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Dal 1975, questo teatro è diventato il cuore pulsante della scena lirica e sinfonica veronese, offrendo un palcoscenico prestigioso alle più importanti produzioni artistiche. Il 2025 sarà un anno di grande celebrazione, con una programmazione artistica che rende omaggio sia alla tradizione sia all’innovazione, con opere e concerti di grande rilievo, accogliendo il pubblico per oltre 50 alzate di sipario.

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Un Cartellone variegato e di qualità:

Il cartellone del 2025 è caratterizzato da una proposta raffinata e varia. Sei opere liriche e dodici concerti sinfonici arricchiranno la stagione, con la presenza di solisti e direttori di fama internazionale. Saranno tre le nuove produzioni, tra cui spiccano numerosi anniversari e collaborazioni con i principali teatri del Veneto.

La stagione lirica prenderà il via a gennaio con Falstaff di Antonio Salieri, una produzione inedita che riapre le celebrazioni in coincidenza con il cinquantenario della riapertura del Filarmonico, sotto la direzione di Paolo Valerio e inserita nel Festival Mozart a Verona. Proseguiranno La Wally di Alfredo Catalani a febbraio, Elektra di Richard Strauss a marzo, e Le Villi di Giacomo Puccini in ottobre, una vera riscoperta per il pubblico veronese. A novembre, il pubblico potrà godere dell’ironia di Il Turco in Italia di Rossini, mentre a dicembre la stagione si chiuderà con Ernani di Giuseppe Verdi, un capolavoro del Verdi giovanile.

La Stagione Sinfonica: viaggio attraverso tre secoli di Musica

La stagione sinfonica 2025 sarà altrettanto prestigiosa, con dieci appuntamenti in abbonamento e due concerti straordinari. La programmazione spazierà su oltre tre secoli di musica, inaugurando il 31 gennaio con la Grande Messa in do minore di Mozart e includendo omaggi a Šostakovič, Ravel e Salieri, in occasione del 200° anniversario della morte del compositore. Quest’ultimo evento sarà replicato a Legnago, la città natale di Salieri.

Tra le pietre miliari in programma vi sono capolavori come il Terzo Concerto per pianoforte di Rachmaninov, le sinfonie di Beethoven e Mahler, e la maestosa cantata Aleksandr Nevskij. Non mancheranno brani rari provenienti dall’America Latina e dall’Ungheria, insieme a composizioni contemporanee, come una nuova commissione al maestro Sciortino, che debutterà in prima assoluta. Il calendario sinfonico sarà particolarmente ricco in primavera e culminerà in un eccezionale gala di fine anno, con la partecipazione di solisti e direttori di calibro internazionale come Dmitri Jurowsky, Ettore Pagano, Ryan McAdams e Mikhail Pletnev.

L’importante programmazione è stata annunciata ieri sera dal Sovrintendente Cecilia Gasdia durante un evento speciale in Sala Maffeiana, condotto dal giornalista e scrittore Alberto Mattioli. Il pubblico presente ha potuto ascoltare in anteprima alcune esibizioni dal vivo, interpretate da Eleonora Bellocci, Giulio Mastrototaro e Romano Dal Zovo, protagonisti della stagione 2025. Presenti anche le autorità comunali, rappresentate dal consigliere Pietro Trincanato, che hanno sottolineato l’importanza culturale del Teatro Filarmonico per la città di Verona.

Abbonamenti e Biglietti

A partire dal 1° ottobre, sarà possibile rinnovare gli abbonamenti alla stagione 2025 presso la Biglietteria dell’Arena di Verona, con tariffe confermate rispetto al 2024. Dal 13 novembre saranno disponibili i nuovi abbonamenti e i carnet, mentre dal 26 novembre inizierà la vendita dei singoli biglietti. La Stagione Lirica offre quattro turni di abbonamento, mentre la Stagione Sinfonica prevede due opzioni, venerdì sera o sabato pomeriggio. Fondazione Arena ha anche previsto formule miste e carnet per chi desidera esplorare entrambe le stagioni.

Cecilia Gasdia ha sottolineato il desiderio di condividere la bellezza del Teatro Filarmonico con un pubblico sempre più numeroso: “Questo gioiello del ‘700 è un simbolo della resilienza e della ricchezza culturale di Verona. Nel 2025, vogliamo continuare a far crescere la qualità e la varietà della proposta artistica, insieme a tutti gli spettatori che vorranno scoprirla”.