S’è conclusa con successo la 58ª edizione di Marmomac a VeronaFiere, la più grande e importante manifestazione fieristica al mondo del settore lapideo che in Italia conta 3.200 aziende e 34.000 addetti, un fatturato nel 2023 di 4,5 miliardi di euro, un valore dell’export di 3,2 miliardi corrispondente al 71,2% della produzione e un saldo commerciale annuo attivo di oltre 2,7 miliardi.
Nei 4 giorni dell’esposizione, dal 23 all 27 settembre, Marmomac ha accolto 50 mila visitatori, il 68% provenienti da 140 paesi. Sono state presenti 1485 aziende in rappresentanza dei settori lapidei di 55 nazioni che hanno allestito i loro stand in 12 padiglioni e 4 aree esterne per oltre 74.000 metri quadrati a disposizione dei buyer e dei visitatori. Le delegazioni più numerose sono state quelle degli Stati Uniti, India, Canada, Cina, Algeria, Etiopia, Messico, Pakistan, Polonia, Cile, Indonesia, Malesia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Regno Unito, Kenya, Vietnam e Taiwan.
Ed è stata proprio l’internazionalizzazione la cifra della 58ª edizione, tanto che Veronafiere sta già programmando un’edizione brasiliana con Marmomac Brazil.
Verona Stone District protagonista di Marmomac
Per Verona il distretto del marmo rappresenta una delle più importanti specializzazioni dell’economia ed è una voce importante nel bilancio dell’export della nostra provincia. La Valdadige e la Valpantena sono le due aree vocate alla lavorazione del marmo.
Nel 2018 s’è costituito il Verona Stone District di cui è presidente Filiberto Semenzin. «Marmomac – osserva- si conferma la piattaforma più completa di promozione sul palcoscenico dei mercati internazionali, il vero punto di riferimento della pietra naturale del sistema marmo made in Italy. Le aziende del distretto veneto hanno presentato il meglio dei loro prodotti e della completa gamma di colori, materiali e lavorazioni che, grazie alla ricerca ed alla collaborazione con i produttori delle macchine per la trasformazione, da sempre si presenta sul mercato internazionale quale vero leader per la competenza e la completezza della propria offerta».
Bella la definizione che Semenzin dà di marmomac. «Mi piace definirla la manifestazione delle ‘3 i’… internazionalizzazione, innovazione ed ingegno fanno del Distretto il più completo punto di riferimento per il mondo dell’architettura e del design di fascia alta».
Ne fanno parte i consorzi e le associazioni storiche dei marmisti veronesi. Riunisce circa 609 imprese. Nella provincia di Verona conta 370 aziende per un totale di 3.011 addetti.
In quella di Vicenza, 165 aziende per un totale di 1.088 addetti. Il fatturato del distretto supera i 518 milioni di euro.
La mission del Verona Stone District è di accompagnare, sostenere e realizzare progetti per la valorizzazione, promozione a livello nazionale e internazionale di prodotti, processi, servizi per tutte le aziende del distretto, della filiera del marmo e della pietra del veronese.
Rilevante anche il ruolo del Verona Stone District per la formazione dei giovani col le collaborazioni della Scuola Tecnica del Marmo San Zeno, le Università o Laboratori ed enti di ricerca.