Sull’autonomia differenziata il centrodestra veneto si spacca ogni giorno di più. Questa mattina Alberto Bozza, fedelissimo di Flavio Tosi in Forza Italia, ha attaccato a muso duro la Lega: «”Trovo abbastanza stonata la polemica degli amici leghisti e del Presidente Zaia nei confronti del vicepremier e ministro Tajani – ha detto Bozza questa mattina a Palazzo Balbi -. Non contribuisce a un dibattito sano e costruttivo fare della demagogia e confondere le acque. Non è infatti l’autonomia il plusvalore per la promozione del nostro commercio estero, dato che la Regione ha già oggi a disposizione i necessari strumenti di marketing senza dover aspettare sigilli formali. Nella fattispecie, insomma, non cambierebbe nulla con l’autonomia. Per esempio, già adesso il Veneto può organizzare fiere all’estero, piuttosto mi domando perché in tre mandati Zaia non sia mai riuscito a creare un polo fieristico veneto. Ecco, quello cambierebbe davvero gli scenari. Inutile e un po’ antipatico attribuire a Forza Italia le mancanze proprie».
Bozza ricorda che le categorie produttive più volte in questi anni hanno sottolineato l’esigenza e l’urgenza di un polo fieristico regionale integrato: «Parliamoci chiaro e seriamente, nessuna fiera veneta può contare sulle superfici espositive dei grandi siti internazionali. E in un contesto sempre più interdipendente e globale andare divisi e in ordine sparso non serve a nulla. Per dire, la Fiera di Verona è certamente la più importante del Veneto per numeri ed eventi, è centrale, eppure la Regione non ha mai pensato di riconoscerla e tutelarla come merita creandole attorno un sistema integrato e sinergico. Se non coccoliamo le nostre eccellenze, che autonomisti siamo?».
Bozza quindi dice: «Servirebbe maggiore onestà intellettuale. In primis riconoscendo il ruolo decisivo di Forza Italia sull’autonomia. Se oggi è legge è grazie a noi: in Consiglio regionale presentammo la proposta da cui è nato il referendum del Veneto. E ricordo che è Forza Italia che in commissione Affari Costituzionali alla Camera ha salvato l’iter, infatti i leghisti erano assenti alla votazione e per poco non facevano saltare tutto. Servirebbe anche – conclude Bozza – una maggiore capacità di autocritica da parte di chi oggi a Venezia sbraita e ci accusa: ottenere maggiore autonomia è basilare e siamo tutti allineati, ma prima di ogni altra cosa bisognerebbe saper utilizzare gli strumenti che si hanno già».
Ad Alberto Bozza, risponde Filippo Rigo, consigliere regionale della Lega/Lista Zaia: «La legge sull’Autonomia è stata approvata dal Parlamento. E quindi anche dai deputati di Forza Italia, tra cui il segretario regionale Flavio Tosi. Mi risulta che quella stessa legge contempli anche la possibilità che il commercio estero possa essere delegato dallo Stato alle Regioni. Per cui, delle due l’una: o si vota contro, come fanno PD e 5 Stelle, contestatori di professione che remano contro i veneti; oppure si rispettano i patti, e si va avanti. Giovedì a Roma ci sarà il primo incontro in questo senso tra Stato e Regioni, per iniziare il percorso. I veneti non apprezzano affatto questa manfrina che FI sta portando avanti contro l’Autonomia. Nella vita, ad un certo momento, bisogna scegliere su quale riva stare lungo il fiume: o destra o sinistra».