Si è spento l’8 ottobre il professor Elio Mosele, (nella foto qui sopra di VeronaOggi) magnifico rettore dell’Università di Verona per il quadriennio accademico 1999/2003, preside della Facoltà di Lingue e letterature straniere dal 1992 al 1998 e ordinario di Lingua e letteratura francese dal 1990.

(di Paolo Danieli) Elio Mosele, scomparso ieri all’età di 90 anni, è stato presidente della provincia di Verona fra il 2004 e il 2009. Illustre docente della nostra università, quando era Magnifico Rettore gli venne richiesto di mettersi a disposizione del centrodestra per le elezioni provinciali che allora, a differenza di adesso, si svolgevano a suffragio universale con doppio turno. 

All’epoca la città era amministrata dalla sinistra che nel 2002 aveva eletto sindaco Paolo Zanotto. Per il centrodestra quindi diventava importante vincere la consultazione provinciale per riequilibrare la situazione del capoluogo e riparare al grave errore fatto nel 2002 con l’imposizione da parte di Giancarlo Galan della candidatura sbagliata di Pierluigi Bolla

Luca Bajona s’inventò la candidatura Mosele

Fu Luca Bajona, già vicesindaco della precedente giunta di Michela Sironi e consigliere comunale di Alleanza Nazionale, ad avere l’idea di chiedere a Mosele la disponibilità per candidarsi a presidente della provincia. Una corsa non facile.
Non solo perché il professore non era un politico, ma anche perché il centro sinistra candidava Gustavo Franchetto, giornalista molto conosciuto e stimato che godeva anche dell’appoggio di una parte del centrodestra. 

Non fu facile per Bajona e i suoi alleati convincere il rettore a scendere in una competizione politica a lui sostanzialmente estranea. Mosele non ci sentiva.  Tanto che a un certo punto Bajona disse agli altri rappresentanti del centrodestra -la Lega non c’era, si sarebbe aggregata solo in un secondo tempo- di non insistere, di lasciare che Mosele decidesse liberamente, senza pressioni. 

Il professore si prese un giorno e una notte per decidere. La mattina dopo però sciolse la riserva spiegando che era stato combattuto fino all’ultimo, ma che era stato Luca Bajona con quella frase e con il suo modo di fare non assillante e rispettoso della sua sensibilità a convincerlo. 

Per il centrodestra fu un successo. Mosele, soprattutto nella fase più difficile del ballottaggio, si fece in quattro girando in lungo e in largo tutta la provincia. E alla fine vinse e fu eletto con grande scorno della sinistra che già pregustava di prendersi, dopo il comune capoluogo, tutta la provincia.  

Questo il ricordo di un veronese serio ed onesto che, dopo una brillante carriera accademica, si è messo a disposizione dei veronesi.