(di Christian Gaole) Al via in primavera i lavori di ristrutturazione del cavalcavia di Viale Piave. Luce rossa invece per l’ex manifattura tabacchi. Sfumato il progetto della fermata del filobus all’interno della manifattura che, invece,  partirà da stradone Santa Lucia.  Oggi in sala Delaini si sono riunite le commissioni consiliari 3^ e 4^, rispettivamente Mobilità e Strade (presieduta da Michele Bresaola) e Lavori Pubblici (presieduta da Pietro Trincanato)  per aggiornamenti sui lavori in Viale Piave.

Presenti anche l’Assessore competente Federico Benini, in video conferenza il Vice Comandante della Polizia Locale Marai e i tecnici competenti della Direzione strade del Comune di Verona, gli ingegneri Fasoli e Zamperini.

“Mentre per l’ex manifattura tabacchi – esordisce Benini – non vi è alcun cantiere in agenda, per il cavalcavia di viale Piave si tratta di un lavoro di adeguamento statico. Un progetto importante che impiegherà circa € 2.915.000. Ad oggi siamo già in gara per decretare quale azienda si aggiudicherà l’appalto”.

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L’assessore Benini (nella foto qui sopra) ha poi precisato “a scanso di equivoci per non alimentare voci paradossali lette sui giornali”, che il cavalcavia non verrà abbattuto, ma migliorato “nella sua parte estetica,  soprattutto al fine di salvaguardare la sicurezza dei cittadini”.

Nulla cambia, dunque, rispetto a quanto questo giornale ha riportato qualche giorno fa: i lavori dureranno circa un anno e il cavalcavia non sarà mai completamente chiuso al traffico.

Il vicecomandante della polizia locale, Marai, ha voluto precisare: “le ripercussioni sul traffico dei lavori di manutenzione del ponte devono essere considerate in subirdine in quanto la sicurezza dei cittadini viene prima di ogni cosa”.

Presente anche la consigliera Patrizia Bisinella in quota tosiana che avanza due richieste: la prima è portare avanti due progetti facendo delle audizioni con le associazioni di categoria, quali ingegneri e architetti, con lo scopo di ridisegnare la città in un’ottica di cambiamento urbano e sociale, la seconda è un invito a mettere in atto progetti innovativi più in linea con le esigenze di un città in crescita, rispetto al cavalcavia, realizzato ormai decenni orsono, quindi obsoleto non solo dal punto di vista strutturale ma anche  da punto di vista estetico e funzionale. Inoltre, la consigliera chiede che la commissione, una volta terminato il bando per l’assegnazione dei lavori, riferisca in consiglio.

In chiusura, la prima prova del filobus sarà, indicativamente, in primavera, una volta terminato il sottopasso in Viale delle nazioni.