(di Christian Gaole) 518 milioni, 97 Comuni coinvolti, 6 anni per potenziare e ottimizzare la rete acquedottistica e la qualità dell’acqua fornita Questioni i numeri che l’ATO Veronese ha presentato alla stampa e ai Sindaci dei territori che fanno parte dell’assemblea. Le società di gestione facenti parte dell’ATO veronese, Acque Veronesi e Gardesana Servizi fanno fronte comune contro gli sprechi. Se da una parte saranno messi a punto interventi per ridurre al minimo le perdite, dall’altra i cittadini virtuosi saranno premiati con sconti in bolletta così come chi, in base al proprio nucleo familiare consumerà troppo, sarà penalizzato. I servizi miglioreranno, quindi, ma a fronte di alcuni aumenti.
“Nel 2025 per una famiglia di tre persone che consuma 150 metri cubi l’anno – spiega l’ingegnere Lucinano Franchini direttore dell’ATO veronese – l’aumento previsto è del 5.9% per Acque Veronesi e del 3.9% per Gardesana Servizi. Tuttavia se il consumo è entro il doppio della media, l’aumento sarà solo dell’1.5% per Acque Veronesi e azzerato per Gardesana Servizi.”
In termini più semplici, l’aumento medio per una famiglia veronese “virtuosa” sarà solo di 5 euro rispetto al 2024, mentre una famiglia “sprecona” dovrà pagare 21 euro in più rispetto all’anno in corso.
Per quanto riguarda le famiglie afferenti all’azienda Gardesana Servizi, invece, non ci saranno aumenti per i nuclei virtuosi mentre gli spreconi si vedranno addebitare ben 26 euro in più.