Dal 27 ottobre al 3 novembre, il Teatro Filarmonico di Verona ospiterà per la prima volta l’opera “Stiffelio” di Giuseppe Verdi, con quattro attese recite e un cast di grandi interpreti italiani. Questo dramma ricco di emozioni e complessità sarà portato in scena con un doppio cast, diretto dal giovane e talentuoso Leonardo Sini, che torna a Verona dopo i successi in Arena.

L’opera, innovativa e coraggiosa per il suo tempo, affronta temi scottanti come adulterio, pentimento, fede e perdono, culminando in un finale sorprendentemente positivo. Basata sul dramma francese Le Pasteur, “Stiffelio” racconta la storia del pastore protestante omonimo che, al ritorno a casa, si trova a dover affrontare il tradimento della moglie Lina e le conseguenze del conflitto tra onore e fede. In un crescendo drammatico, l’opera culmina in un finale corale dove il perdono diventa il tema centrale, suggellato dalle parole del Vangelo.

Un cast di grande spessore

Sul palco, tenori del calibro di Luciano Ganci e Stefano Secco si alterneranno nel ruolo del protagonista Stiffelio, mentre le due interpreti femminili Caterina Marchesini e Daniela Schillaci daranno vita alla tormentata figura di Lina. Il baritono Vladimir Stoyanov interpreterà il padre di Lina, il Conte Stankar, mentre il basso Gabriele Sagona sarà l’anziano confratello Jorg. Questo cast, supportato dall’Orchestra e dal Coro della Fondazione Arena di Verona, offrirà un’esperienza musicale di altissimo livello.

Un dramma di conflitti intimi e rivoluzionarie innovazioni

Considerata da molti critici la “prova generale” de La Traviata, Stiffelio si distingue per la sua modernità e attualità. In un’epoca in cui il divorzio era un tema tabù, Verdi ebbe il coraggio di portare in scena la crisi di una coppia e il dilemma tra il perdono e la vendetta, con una profondità psicologica rara per il tempo. Non stupisce, dunque, che l’opera sia stata censurata al debutto nel 1850 a Trieste. Solo anni dopo, con la pubblicazione dell’edizione critica nel 2003, Stiffelio è tornata a calcare i palcoscenici, riaffermandosi come uno dei gioielli nascosti nel repertorio verdiano.

La regia di Guy Montavon e l’allestimento del Regio di Parma

L’allestimento della produzione, realizzato in coproduzione con il Teatro Regio di Parma e l’Opéra di Montecarlo, porta la firma del regista svizzero Guy Montavon. Le scene e i costumi di Francesco Calcagnini ricreano un ambiente simbolico e fedele all’epoca, mettendo in risalto le tensioni e i conflitti tra i personaggi.

Per preparare il pubblico a questa opera così profonda e complessa, giovedì 24 ottobre, alle ore 18:00, si terrà un incontro di approfondimento gratuito presso la Sala Filarmonica di Verona con il critico musicale Roberto Mori. Inoltre, venerdì 25 ottobre alle 16:00, si terrà l’anteprima per le scuole, permettendo agli studenti di avvicinarsi al mondo dell’opera e assistere alle prove generali. Due ulteriori incontri, il 29 e 31 ottobre, saranno dedicati a presentazioni per il pubblico scolastico.

Le quattro recite di Stiffelio si terranno domenica 27 ottobre (15:30), martedì 29 ottobre (19:00), giovedì 31 ottobre (20:00) e domenica 3 novembre (15:30). I biglietti sono disponibili online e presso la Biglietteria dell’Arena di Verona.