(SC) Flahmob del sindacato UGL, unitamente ad esponenti politici del centro-destra, che ha voluto fingere da “contraltare” alle manifestazioni della sinistra avvenute in più riprese la settimana scorso, in merito al la morte del giovane Moussa Diarra.
Ad aprire la manifestazione è stato il segretario provinciale dell’UGL Alberto Pietropoli, il quale si è apertamente schierato dal poliziotto che ha sparato uccidendo il giovane maliano, indicando quanto sia difficile lavorare con serenità nelle forze dell’ordine oggi come oggi, dove le stesse non hanno abbastanza autorità per contrastare la microcriminalità che sta dilagando anche nella nostra città. Ha indicato che all’agente tuttora indagato per eccesso di legittima difesa, berranno assegnati 5.000 euro per potersi adeguatamente difendere in sede legale (da precisare che tassisti – negozianti e ristoratori hanno già attivato una colletta equa e solidale per aiutare il poliziotto colpito dal provvedimento della magistratura).
Si reclama una maggiore attenzione da parte del ministero dell’interno per i propri uomini, sollecitando interventi per dotarli mezzi offensivi ma non “lesivi”, come i teaser elettronici; è intervenuto, poi, Emilio Brindisi segretario regionale dell’UGL ferrovieri il quale protesta in modo aperto contro le strumentalizzazioni fatte dalla sinistra, come la violenta manifestazione di sabato scorso in cui la sinistra radicale, unitamente all’assessore Jacopo Buffolo, ha seminato scompiglio in centro città con un flash mob che ha raggiunto anche la sede della Questura, contro la quale sono stati lanciati sassi e bottiglie, per terminare in stazione davanti al luogo in cui è morto il giovane Diarra.
“A morire poteva essere il poliziotto” ha detto Brindisi, suscitando un caldo applauso da parte della folla presente, molto ordinata e composta durante tutto il corso della manifestazione; si parla anche della necessità di far nascere un coordinamento unitario di tutte le forze dell’ordine, per prevenire sempre più le manifestazioni violente da parte di singoli, con da parte di gruppi della microcriminalità.
Arriva il momento degli interventi politici, partendo dal vicepresidente della Provincia David Di Michele che, oltre a chiedersi come mai l’assessore Buffolo sia ancora la proprio posto nella giunta comunale, viste le sue gravi prese di posizione, rimarca che in parlamento è in fase di approvazione un Decreto Legge per inasprire le pene contro si rende colpevole di fomentare il disordine pubblico con atti di violenza anche estremi (dei quali si era reso colpevole il giovane malese prima di essere fermato dalla polizia). Di Michele ha, inoltre indicato, come tutto il centrodestra, sia unito e compatto nel combattere qualsiasi forma di violenza e degrado che aumentino il livello di insicurezza percepito in citta. Di Michele insiste sul fatto che il poliziotto è un uomo come tutti noi e, consapevole del rischio che corre svolgendo il proprio operato, ogni sera si augura di tornare vivo dai propri familiari.
Per il coordinatore provinciale di Forza Italia Alberto Bozza, ” l’amministrazione comunale per lo stato di incuria e poca sicurezza percepita dai cittadini”