Il progetto e i destinatari Il nuovo servizio di telepsichiatria, chiamato “SOLITAIRE“, è stato recentemente avviato dall’UOC di Psichiatria B dell’AOUI di Verona, sotto la guida della prof.ssa Mirella Ruggeri. L’obiettivo principale è quello di combattere l’isolamento sociale nei giovani adulti tra i 18 e i 45 anni, in particolare tra coloro che rientrano nella categoria dei cosiddetti “Hikikomori”, persone che si ritirano dalla vita sociale, prediligendo l’isolamento e l’estraniazione dalla collettività.
Attraverso un percorso di psicoterapia online abbinato a programmi di riabilitazione cognitiva, il progetto SOLITAIRE offre ai giovani isolati l’opportunità di migliorare le loro competenze emotive e sociali, aiutandoli a reintegrarsi nella società. Il programma, completamente gratuito, offre anche un sostegno psicoeducativo per i familiari, che sono invitati a partecipare. Chi è interessato a ricevere supporto può contattare il team telefonicamente allo 045 8124038 o via email a marcella.bellani@univr.it o mariagloria.rossetti@univr.it.
Finanziato dalla Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), SOLITAIRE rientra nel quadro di valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del Servizio Sanitario Nazionale. Il team del progetto, coordinato dalla prof.ssa Ruggeri e dalla prof.ssa Marcella Bellani, include anche la dott.ssa Maria Gloria Rossetti e la dott.ssa Maria Diletta Buio, tutte impegnate a promuovere l’integrazione dei giovani isolati nella società.
L’obiettivo clinico dello studio è testare la fattibilità e l’efficacia della telepsichiatria integrata, combinando Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) e riabilitazione cognitiva computerizzata (Cognitive Remediation, CR). I risultati attesi sono il miglioramento delle funzioni cognitive e del funzionamento sociale, interpersonale e lavorativo. Si ipotizza che il mix tra CBT e CR possa produrre effetti più duraturi e generalizzabili rispetto alla sola CBT, favorendo un cambiamento sintomatologico e la generalizzazione delle abilità apprese.
Oltre all’AOUI di Verona, capofila del progetto, partecipano anche l’IRCCS Eugenio Medea di Brindisi, il CNR e l’Università di Milano. L’IRCCS si focalizzerà sugli interventi per adolescenti tra gli 11 e i 17 anni, mentre il CNR condurrà uno studio su modelli animali per identificare biomarcatori dell’isolamento sociale, da confrontare con quelli dei pazienti. L’Università di Milano, invece, analizzerà le variazioni nel linguaggio dei pazienti durante le varie fasi della terapia, cercando di individuare differenze significative che possano indicare un miglioramento delle condizioni psicologiche e sociali.