Marco Padovani, deputato veronese di FdI commenta il grave episodio di violenza avvenuto oggi a Genova, dove un capotreno è stato accoltellato da un egiziano dopo una semplice richiesta del biglietto.
«E’ ormai necessario aprire una riflessione seria e profonda sulla sicurezza del personale ferroviario e dei nostri spazi pubblici. Episodi come questo – l’ultimo di una serie – devono interrogarci su come garantire realmente la sicurezza di chi lavora e vive nelle nostre città.
Chiedo a chi negli ultimi anni ha sostenuto un’accoglienza acritica di esprimersi: è accettabile che chi svolge un lavoro essenziale per la collettività, che sia il Poliziotto, il Vigile urbano o il Capotreno, rischi la vita per aver semplicemente fatto il proprio dovere? E in questo clima, anche a Verona, mi aspetto una riflessione seria e una posizione chiara da parte dei partecipanti delle recenti manifestazioni: si vuole stare dalla parte della sicurezza dei cittadini o scegliere una tolleranza fuori da ogni crisma?
Questi episodi – conclude Padovani– rendono evidente la domanda che molti cittadini si pongono: a Verona come altrove, il diritto alla difesa e alla sicurezza deve valere per tutti, senza esitazioni. Le istituzioni comunali, e mi rivolgo in particolare al Sindaco Tommasi e all’Assessore Buffolo, devono esprimersi chiaramente e senza ambiguità a favore della sicurezza pubblica, evidenziando, se necessario, i rischi reali per i nostri cittadini».
Violenza. A mali estremi estremi rimedi
Giuste e puntuali le riflessioni del parlamentare veronese di Fratelli d’Italia. E ci sta anche, nel gioco dei ruoli, che vede la destra all’opposizione dell’amministrazione comunale di Verona, che critichi quest’ultima per l’atteggiamento tenuto in occasione del tragico fatto della stazione Porta Nuova.
Ma al tempo stesso, come rappresentante di quei veronesi che non si sentono più sicuri nelle strade, nelle piazze e nei luoghi pubblici della loro città e dell’intero Paese, Padovani una domanda, un’interrogazione, un’interpellanza la dovrebbe rivolgere al ministro degli Interni del governo sostenuto dal suo partito per chiedergli che cosa sta facendo di fronte all’escalation di violenza che ha investito l’Italia.
Gli ultimi episodi, e quello dell’accoltellamento del ferroviere a Genova è solo il più recente, evidenziano una situazione di eccezionalità. A mali estremi estremi rimedi, dice il proverbio. Ma finora non s’è vista da parte di Piantedosi nessuna reazione che si discosti dalla consueta ordinaria amministrazione.