L’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona partecipa per la prima volta alla 126° edizione di Fieracavalli, che si tiene dal 7 al 10 novembre. Lo fa con una campagna informativa e di prevenzione delle malattie vascolari, il reparto di Angiologia dell’ospedale di Borgo Roma al Padiglione 4, stand A3. Avere gambe sane e una corretta circolazione è fondamentale per chi fa sport, soprattutto per chi va a cavallo, ma più in generale per tutta la popolazione in modo da evitare i rischi cardiovascolari.  

Un rapido questionario, la misurazione della pressione e il colloquio con medici e infermieri sono i tre veloci passaggi che permettono la valutazione preventiva del rischio vascolare per una malattia, spesso asintomatica, ma che aumenta di 4-5 volte il rischio di infarto e ictus. L’arteriopatia asintomatica è una patologia cronica che impiega tempo a manifestarsi e prevederla in tempo mette al riparo da eventi maggiori.

Da oltre 25 anni il reparto di Borgo Roma si occupa del trattamento delle malattie vascolari ed è diventato riferimento nazionale e internazionale, dal 2019 (tra i primi 3 centri in Europa) è diventato European Training Center in Angiology. Membro della Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare (SIAPAV), da oltre 10 anni è stato selezionato dalla Società Italiana di Diagnostica Vascolare non invasiva (SIDV-GIUV) come sede per i corsi di formazione. L’approccio multidisciplinare ha portato alla nascita dei “Vascular forum”, per seguire i pazienti Aoui con più specialisti: chirurgo vascolare, angiologo, endocrinologo per il piede diabetico, nefrologo, terapista del dolore, radiologo interventista.

Equipe medica: il professor Gian Franco Veraldi, primario anche di Chirurgia vascolare, è il direttore che coordina l’equipe di 4 medici: dott Sergio De Marchi, dott.ssa Fanni Rulfo, dott.ssa Valentina Lotto e dott.ssa Anna Maria Rigoni, oltre a 2 fisioterapisti e personale infermieristico.

Verona è stato il primo centro in Italia a sviluppare il training mediante esercizio fisico, attualmente riconosciuto come uno dei più efficaci interventi. Oltre alle sedute di attività motoria, le cure per gli stadi avanzati dell’arteriopatia con ischemia critica sono anche farmacologiche con flebo di prostanoidi per il salvataggio d’arto. 

Il Centro è punto di riferimento per la gestione del tromboembolismo venoso che può risultare fatale, quando non diagnosticato e trattato adeguatamente, anche in giovane età. I pazienti vengono seguiti nel trattamento con l’impostazione di un piano terapeutico, con la possibilità di utilizzare nuovi anticoagulanti orali diretti (DOAC) sia nel follow up mantenendo l’attenzione all’individuazione di alcune gravi complicanze come la sindrome post trombotica.

Vengono inoltre seguiti i pazienti con ulcere da insufficienza venosa cronica, da arteriopatia periferica (ischemia critica e piede diabetico vascolare) e con forme severe di acrosindromi tipo Raynaud. Infine, sono stati raggiunti elevati livelli di competenza nella diagnostica delle malattie vascolari in particolare per quanto riguarda la valutazione non invasiva con ecocolordoppler dei vari distretti vasali (vasi arti inferiori e superiori, tronchi sovraortici, vasi renali ed il circolo mesenterico).