(di Gianni Schicchi) Giovedì 21 novembre alle 20.30, I Virtuosi Italiani ospiteranno al Ristori il celebre violoncellista Mario Brunello, in una serata che lo vedrà protagonista sia in veste di solista sia di direttore. 

Il pubblico veronese sarà coinvolto in un programma che accosterà brani di Schubert a quelli del compositore polacco Mieczyslaw Weinberg. “Devo al violinista Gidon Kremer il mio primo incontro con la musica di Weinberg – ha scritto Brunello a margine della sua ultima incisione discografica per Arcana comprendente quattro Sonate per violoncello solo – che si distinguono per una forza dirompente tale da non poterne più farne poi a meno. L’unicità, la visionarietà, il coraggio nelle soluzioni compositive di questo compositore sono disarmanti e non si finisce mai di scoprire quanto a fondo si può andare in questa musica”. 

Nella serata del Ristori saranno eseguiti il Concertino per violoncello e archi e la Seconda Sinfonietta op. 74 per archi e timpani, mentre i brani di Schubert in apertura comprenderanno: l’Ouverture in do minore versione per archi e la Sonata Arpeggione in versione per violoncello e archi.    

Mario Brunello è tra i più conosciuti e amati protagonisti del panorama musicale italiano, dotato di un’effervescenza musicale unica, di un virtuosismo e lirismo intensi, fra i più ricercati. Solista, direttore, musicista da camera, è di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo e primo europeo a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca nel 1986.

Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado. Nell’arco della sua lunga carriera, si è esibito con le più prestigiose orchestre, tra cui la London Symphony e la London Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la NHK Tokyo, l’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala e Filarmonica di Monaco. 

Suona un prezioso Maggini dei primi anni del Seicento, al quale ha affiancato negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde, costruito nella tipica accordatura violinistica (mi, la, re, sol), ma un’ottava più bassa, mantenendo quindi la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello. 

Dalla sua stretta collaborazione con la Kremerata Baltica e Gidon Kremer sono nate due registrazioni d’eccezione: ‘The Protecting Veil’ di Tavener registrato al Festival di Lockenhaus e ‘Searching for Ludwig’ (novembre 2020) – tributo a Beethoven, che vede due quartetti nella versione per orchestra d’archi dividersi la scena con brani contemporanei d’ispirazione beethoveniana di Léo Ferré e Giovanni Sollima. Mario Brunello è il Direttore Artistico dei Festival Arte Sella e dei Suoni delle Dolomiti. Nell’ottobre 2020 è stato nominato direttore artistico del Festival di Stresa, succedendo a Gianandrea Noseda. 

Grande appassionato di filosofia, scienza, teatro e letteratura, è oggi un divulgatore instancabile, sempre pronto ad elaborare nuove forme di narrazione musicale, collaborando con personalità quali il pianista jazz Uri Caine, il cantautore Vinicio Capossela, il fisico Carlo Rovelli, lo scrittore Alessandro Baricco e l’attore Marco Paolini.

I biglietti del concerto saranno acquistabili sul sito https://ivirtuositaliani.vivaticket.it, sul sito https://www.getyourguide.it/verona-l389/verona-concerto-nella-citta-di-giulietta-e-romeo-t600074/ o in biglietteria, presso Piazzetta Ottolini 9 a Verona. Per info biglietti: www.ivirtuositaliani.eu.

Per informazioni: segreteria.ticket@ivirtuositaliani.eu, +39 392 7178741.