La famiglia italiana media italiana per vivere, vale a dire per far la spesa, pagare le bollette e la benzina, spende in media ogni mese 1.191 euro, il 56% del totale delle uscite. Il dato è riferito al 2023 ed è in calo rispetto al 2022, ma più alto rispetto agli anni prima della pandemia. E’ il risultato di un’elaborazione dell’ Ufficio studi della Cgia di Mestre.
Analiticamente la spesa di base è composta da 526 euro per gli alimentari, 374 per casa e bollette e 291 per i trasporti. A questi 1.191 euro vanno aggiunti 937 euro per la spesa
complementare, costituita da bevande alcoliche, abbigliamento, articoli e servizi per la casa, salute, divertimento, istruzione, ristorazione, vacanze, assicurazioni ecc. La spesa complessiva sale quindi a 2.128 euro per l’Italia. Per il Veneto sale a 2.257.
Come sempre ciò sono delle differenze territoriali. A Nord-ovest la spesa complessiva mensile della famiglia è di 2.337 euro. Nel Sud invece èdi 1.758. Per quanto riguarda le spese “obbligate” nel Sud è del 59,4%, mentre al Nord e del 55% perché nelle regioni meridionali si spende di più per il cibo.
La famiglia del ceto medio la più colpita
Questo trend preoccupa artigiani e commercianti. Se la maggior parte di essi è destinata alle spese “obbligate”, è evidente che anche i fatturati delle piccole realtà artigianali e commerciali ne risentono. La crisi che ha interessato tantissime botteghe artigiane e negozi è ascrivibile alle tasse, affitti, alla concorrenza della grande distribuzione e al commercio online. Ma soprattutto dal calo dei consumi che negli ultimi 10 anni ha riguardato le famiglie economicamente più fragili e il ceto medio.
Di questa situazione ne risentiranno gli acquisti di Natale che l’anno scorso hanno pesato per poco più di 11 miliardi, mentre quest’anno caleranno a 10 con un calo di quasi il10%.