(di Rocco Fattori Giuliano) In un panorama musicale spesso dominato dal digitale e dal pop mainstream, gli Storm Out si distinguono con il loro stile unico che mescola rock, rap, funky e blues in un crossover deciso e ribelle. Questa band emergente, nata tra Verona e il Lago di Garda, si identifica non solo per il suo sound, ma anche per una filosofia di protesta pacifica: il loro nome, “Storm Out,” richiama proprio l’idea di “uscire dalla stanza” di fronte a ciò che non si condivide, lottando con le parole e con la musica.
Composta da Antonio alla voce, Luca e Simone alla chitarra e Alberto al basso, la band racconta una storia di amici e musicisti che condividono la passione per il suono “suonato”, quello che emerge dagli strumenti reali e dalla fatica delle prove in sala. “Vogliamo riportare in auge la musica fatta di studio e dedizione,” racconta Luca, chitarrista e fondatore del gruppo. “Siamo stufi dei pezzi creati in pochi minuti al computer: la musica autentica ha un valore che va riscoperto.”
Con influenze che spaziano dal jazz al rock classico, fino al blues e al prog, gli Storm Out riescono a fondere con maestria questi elementi in brani che non nascondono una vena di critica sociale e di riflessione personale. Ogni canzone nasce da un’idea iniziale, uno spunto musicale da cui ciascun membro aggiunge il proprio contributo, lavorando insieme per costruire pezzi autentici e sentiti.
Storm Out. Flesh and Soul: il Nuovo Percorso Musicale
Il prossimo passo degli Storm Out si chiama “Flesh and Soul”, un mini-percorso musicale che esplora il dualismo tra il corpo e l’anima, il desiderio e l’amore. Il progetto si compone di due singoli:
“(Don’t) Panic!”, che sarà pubblicato il 6 dicembre, è descritto dalla band come “una scarica di adrenalina pura”. Con influenze funky e un ritmo incalzante, il brano racconta con ironia e spensieratezza un appuntamento andato storto, trasformandolo in una celebrazione del desiderio carnale.
“Letter to My Soul”, previsto nei mesi successivi, rappresenta invece il lato spirituale del progetto. È un viaggio introspettivo che culmina nella scoperta del vero significato dell’amore.
“Con questi due pezzi vogliamo accompagnare il pubblico in un viaggio che parte dalla passione più istintiva e arriva a un livello più profondo e consapevole,” spiega Antonio.
Oltre ai nuovi singoli, disponibili su Spotify, YouTube e tutte le principali piattaforme di streaming, gli Storm Out puntano a rafforzare il legame con i loro fan. “Cerchiamo di mantenere uno stile comunicativo semplice e vicino alle persone,” aggiunge Antonio, “perché la nostra musica vuole parlare a chi si sente come noi, senza filtri.” La band utilizza i canali social, in particolare Instagram e Facebook, per condividere aggiornamenti, momenti di vita quotidiana e dietro le quinte, costruendo un rapporto diretto e spontaneo con chi li segue.
Il desiderio di ampliare il proprio pubblico li ha portati a collaborare con un’agenzia, nella speranza di uscire dai confini regionali e far conoscere il loro messaggio a livello nazionale. Nel frattempo, la band si prepara a tornare sul palco con un live previsto il 7 dicembre a Costermano, dove presenteranno il loro nuovo singolo “(Don’t) Panic!”. “Ogni nostro concerto è un rituale,” raccontano, “fatto di vocalizzi, energia e momenti di tensione positiva che ci preparano a dare tutto davanti al pubblico.”
Per chi è in cerca di una band che rifiuti le scorciatoie, che unisca talento, autenticità e spirito di ribellione, gli Storm Out sono un’esperienza sonora imperdibile. Seguiteli sui loro canali social e lasciatevi trascinare dal ritmo di “(Don’t) Panic!” per iniziare un viaggio che parla di carne, spirito e, soprattutto, di musica vera.