Buona la selezione indetta dal Comune di Verona per 6 premi di 500 euro ciascuno da destinare a giovani operanti per il bene sociale in memoria di Stefano Bertacco, morto a soli 57 anni per un male incurabile. Oltre che Senatore e Assessore del Comune di Verona, Stefano era un uomo, sempre pronto ad ascoltarti e stringerti la mano. Molti veronesi conservano il suo ricordo legato soprattutto ad aver fatto del bene, alla sua particolare sensibilità al sociale per aiutare chi aveva bisogno di aiuto.
Il Comune ha deciso che per partecipare al premio si debba essere di età inferiore ai 26 anni, residente nel Comune di Verona ed essere segnalato o da Istituti Scolastici o da Associazione di Volontariato o Onlus o Imprese Sociali. Nel Bando è riportata la parola gratuità e quindi si capisce che i candidati che verranno segnalati dalle Scuole, Associazioni, Onlus o Imprese Sociali dovranno essere volontari e non impegnati professionalmente in esse.
Se non fosse così andrebbe perso il senso che Bertacco darebbe a questo premio perchè i volontari, soprattutto se giovani, danno una parte di sé stessi alla comunità per un suo miglioramento senza aspettarsi premi. Non è una contraddizione, ma i ragazzi e le ragazze che si distinguono per le loro opere buone e gratuite sono degni di ogni premio. Scelgono di occupare il loro tempo libero in azioni a favore degli altri, dei deboli o dell’ ambiente anche se per questo loro modo di comportarsi spesso vengono giudicati negativamente dagli amici. La premiazione potrebbe avvenire in uno dei Centri dedicati a Stefano anche se all’appello manca la targa di un Centro a lui dedicato, quella che era posta agli ex uffici Comunali di San Massimo. Dopo la ristrutturazione dell’edificio la targa non è stata più ripristinata. Forse in occasione del premio la facciata azzurra dell’ex Anagrafe di via Don Trevisani potrà riacquistare l’aspetto che aveva prima della ristrutturazione quando accanto al numero Civico (inesistente)si distingueva il suo nome, ovvero Stefano Bertacco.