Il “mal di pancia”, ovvero il dolore pelvico cronico si può curare. Ne soffre una donna su 4, ma è una patologia che non deve essere subita come un “destino fatale” consapevoli che i sintomi se non curati cronicizzano con forti ripercussioni anche sulla qualità della vita.

Un quarto delle donne in età fertile soffre di “mal di pancia”, la tendenza comune è di sopportare il dolore anche per anni prima di rivolgersi al medico descrivendo i dolori pelvici in maniera vaga. In effetti, i sintomi non sono facili da interpretare perché riguardano una zona che coinvolge diversi sistemi: ginecologico, urologico, gastrointestinale, proctologico e muscoloscheletrico. Solo lo specialista ginecologo potrebbe non bastare. 

mal di pancia

Le nuove strategie di trattamento del dolore pelvico cronico riguardano un moderno approccio che vede il ginecologo come primo interlocutore, ma in stretto contatto multidisciplinare con gli altri specialisti. L’Uoc Ostetricia e Ginecologia B, diretta dal dottor Valentino Bergamini, ha già attivato un ambulatorio specifico per il trattamento di questa patologia. Si accede con impegnativa del SSN e con la presa in carico si avvia il percorso per arrivare in tempi ragionevoli ad una diagnosi corretta e quindi al trattamento efficace e alle cure personalizzate.

Il ‘mal di pancia’ si può combattere

Valentino Bergamini, direttore Ginecologia B: “In epoca moderna non è possibile sostenere che il dolore debba far parte della vita. Nel caso del dolore pelvico l’aspetto fondamentale è evitare la cronicizzazione, per questo serve una diagnosi certa che porti ad un trattamento in grado di contrastare il dolore. Il ginecologo è l’attore principale di questo processo ma, come succede in Aoui, in rete con i colleghi di altre specialità a cui eventualmente indirizzare la paziente”.

.L’esperienza dell’ambulatorio dedicato e dei trattamenti innovativi per combattere il dolore saranno al centro del convegno sull’impatto sociale del dolore che si terrà sabato 30 novembre al Crowne Plaza in via Belgio a Verona. Oltre alle relazioni cliniche degli specialisti, il convegno avrà anche la lectio magistralis del prof Vittorino Andreoli che parlerà di “Dolore e psiche” e delle ripercussioni che la sofferenza genera sulla vita attiva delle persone. Nel pomeriggio anche una tavola rotonda, moderata dalla giornalista dell’Arena Camilla Madinelli, con le associazioni di volontariato presenti in Aoui a sostegno delle donne con patologie (Ape odv e Giada), interverrà anche l’Ordine dei medici sull’importanza della rete territoriale per intercettare questi bisogni sanitari. 

Stefano Scarperi, ginecologo e presidente del convegno: “La ricerca scientifica ha dimostrato che le donne avvertono più dolore di tipo ricorrente, dolore più severo e più duraturo rispetto agli uomini. L’impatto sulla società legato alle problematiche del dolore è notevolissimo con importanti ripercussioni economiche e sociali. Sarà infatti interessante ascoltare l’analisi dello psichiatra Andreoli, un approfondimento che darà certamente spunti di riflessioni anche per noi che operiamo nell’ambulatorio Aoui e nel nostro impegno quotidiano a favore delle pazienti e nella soluzione del dolore pelvico cronico”.