Continua la ricerca di case in campagna anche se, dopo il boom degli anni scorsi, il fenomeno sembra essersi ridimensionato e la percentuale di acquisti di soluzioni indipendenti, secondo l’indagine del Gruppo Tecnocasa, si attesta intorno al 21,1%. Rispetto ad un anno fa non si registrano sostanziali variazioni. «La nostra rete – afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – segnala un incremento di richieste da parte di acquirenti stranieri che, sempre più, apprezzano le nostre località, soprattutto se panoramiche».
«Il mercato immobiliare della Valpolicella, dopo il boom del 2021 e del 2022, registra una stabilità delle richieste e un aumento dei prezzi delle nuove costruzioni che sono arrivate a toccare 2700 € al mq nelle zone centrali e servite, mentre nelle aree periferiche il prezzo per il nuovo oscilla tra 2300 e 2400 al mq. Si cercano sia soluzioni da ristrutturare, intorno a 400-900 € al mq oppure già ristrutturate intorno a 1500-1800 € al mq, soprattutto se posizionate in zone centrali» evidenzia Erica Ottolini, Affiliata Tecnorete (nella foto qui sotto) .
«Ci sono numerosi giovani, spesso famiglie con bambini – prosegue – che acquistano trasferendosi anche dal centro storico di Verona alla ricerca di case con giardino o che abbiano uno spazio esterno anche terrazzo di ampia metratura. Aumenta la richiesta di soluzioni semi-indipendenti come villette a schiera, meglio se angolari, o porzioni di bifamiliare.
La Valpolicella in quanto zona ad alta vocazione vinicola ha, negli ultimi anni, vissuto una grande valorizzazione dei terreni coltivati a vite grazie a un aumento della richiesta di vini prestigiosi, come l’Amarone. L’attuale contrazione a livello mondiale nel consumo di vini rossi, in particolar modo se strutturati e ad alta gradazione alcolica, sta causando un ridimensionamento delle vendite anche sulle DOC della Valpolicella, in particolare modo Ripasso ed Amarone. Nel caso di quest’ultimo, il 2023 ha fatto registrare un calo del 18% nell’imbottigliato che prosegue anche nel 2024 attestandosi ad oggi a un ulteriore 7% di perdita.
Di conseguenza – conclude Erica Ottolini – la situazione attuale, pur rimanendo nel panorama vitivinicolo italiano una denominazione di buon reddito, sta portando sul mercato un’offerta di terreni coltivati a vite così come anche di alcune aziende che vogliono monetizzare gli investimenti per timore che scendano ulteriormente di valore. In particolare, il valore di un ettaro di vigneto in buona posizione nella zona classica che fino ad un anno fa era di circa 500.000 €, attualmente quota 400.000 €, valori che scendono del 20% in caso di proprietà situate nella zona orientale».