Le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm hanno indetto uno sciopero di otto ore per tutte le industrie  metalmeccaniche veronesi associate a Federmeccanica e Assistal il prossimo 13 dicembre. Questa decisione arriva dopo il fallimento dei negoziati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico industria.

I sindacati denunciano il netto rifiuto da parte delle associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal di accettare le richieste presenti nella piattaforma presentata dai sindacati, sostenuta e votata da quasi mezzo milione di metalmeccanici in tutta Italia.

Le associazioni datoriali hanno completamente ignorato la piattaforma e dopo ben 7 incontri hanno presentato una loro contro-piattaforma scritta senza tener conto minimamente delle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici in questo difficile momento. 

La contro-piattaforma è stata giudicata inaccettabili da Fim, Fiom e Uilm, che hanno abbandonato il tavolo di trattativa il 12 novembre scorso, in quanto non prevedono aumenti salariali certi, né si occupano di temi cruciali come la precarietà lavorativa, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, le disparità salariali tra uomini e donne e la transizione verso un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

«Le aziende vogliono mantenere lo status quo a discapito dei lavoratori, ma non possono ignorare le difficoltà economiche che molte famiglie stanno affrontando e le esigenze di un settore in continua evoluzione, un settore che necessita di investimenti e innovazione e non di mero sfruttamento delle persone e delle risorse. Lo sciopero del 13 dicembre è un chiaro segnale che i lavoratori e le lavoratrici metalmeccaniche non sono disposti a tollerare ulteriormente questa situazione.

A Verona e provincia parliamo di circo 28.000 lavoratori e lavoratrici coinvolti nel comparto dell’industria metalmeccanica il cui futuro dipende anche dal rinnovo di questo CCNL. Come sindacati chiediamo un cambio di rotta alle associazioni datoriali, affinché si siedano al tavolo delle trattative con un atteggiamento costruttivo e accettino le nostre proposte che ovviamente hanno come priorità il miglioramento delle condizioni di lavoro e la vita dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche e la salvaguardia dei posti di lavoro, della salute, dell’ambiente, della società e dell’industria del nostro Paese»  hanno dichiarato i Segretari Generali di Fim, Fiom, Uilm Verona Adriano Poli, Martino Braccioforte e Luciano Zaurito.