(di Martina Scrimali) Festeggiare il Capodanno senza botti e senza rischi è possibile, parte l’iniziativa “Non sono uno scoppiato” organizzata dalla Polizia Locale di San Martino Buon Albergo per i ragazzi della scuola secondaria.
L’incontro si è svolto lo scorso 17 dicembre nell’aula magna dell’istituto comprensivo Berto Barbarani, dove il comandante Castrese Coppola ha illustrato ad alunne e alunni i pericoli legati all’utilizzo dei botti. Dai rischi legati all’incolumità del singolo, fino ai rischi su animali domestici e selvatici.
La sensibilizzazione parte dalla scuola
Alla presenza di oltre 250 alunni delle classi seconda e terza media il comandante ha ricordato come negli anni nella provincia di Verona siano accaduti incidenti legati all’uso di petardi i cui protagonisti, spesso coetanei, hanno riportato perdita delle dita, degli arti o della vista. Frequenti anche le ustioni di primo, secondo e terzo grado.
Per questo Il Comune di San Martino, ormai da anni, vieta l’utilizzo dei botti nelle zone abitate e vicino alle scuole, e continua a promuovere annualmente l’iniziativa “Non sono uno scoppiato”, volta alla sensibilizzazione dei più giovani.
È stato anche ricordato ai partecipanti che i botti possono anche essere causa di incendi e di non raccogliere petardi e fuochi d’artificio inesplosi. Infine, la polizia locale ha intensificato in questi giorni la presenza davanti agli istituti scolastici al fine di prevenire lo scoppio di petardi e mortaretti pericolosi.
I botti, un pericolo per gli amici a quattro zampe
Tra gli argomenti trattati anche gli effetti negativi dei botti su animali domestici e selvatici. I rumori forti e improvvisi delle esplosioni possono essere causa di stress, paura e ansia negli animali.
Particolarmente a rischio i cani, per via del loro udito sensibile in grado di percepire i suoni fino a quattro volte più forti rispetto all’essere umano. Inoltre, gli animali possono avvicinarsi incautamente a botti inesplosi ed esporsi ai conseguenti rischi. Il comandante Coppola ha raccontato un caso concreto: il proprietario di un cane ha cercato di salvare il proprio animale dallo scoppio di un petardo a cui il cane si era avvicinato pensando fosse un gioco e ha perso tre dita, mentre l’animale ha riportato diverse ferite.
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