La spaccata avvenuta nella notte in corso Portoni Borsari ai danni di un negozio di abbigliamento di lusso ha fatto scattare la reazione dell’opposizione all’amministrazione Tommasi che sostiene che la desertificazione del centro storico, causata dalla politica delle sinistra, equivale a lasciare mano libera alla delinquenza. I ladri attorno alle 1,30 hanno sfondato la vetrina del negozio con una Fiat 500 e nel giro di pochi minuti si sono appropriati di merce per diverse migliaia di euro dileguandosi prima che arrivassero i Carabinieri. L’automobile utilizzata per il furto, risultata rubata, è stata poi ritrovata in via Todeschini, nella vicina Borgo Trento.
Il primo a passare all’attacco è il capogruppo della Lega Nicolò Zavarise.
La spaccata è una conferma del degrado in cui Verona sprofonda
«L’ennesimo episodio di criminalità che si è verificato la scorsa notte nel cuore della nostra città, documentato dalle immagini scioccanti di una spaccata nel centro storico, è di una gravità assoluta. La sicurezza -dice il consigliere comunale leghista-, un diritto imprescindibile per cittadini e commercianti, è ormai completamente compromessa sotto l’amministrazione comunale, che si dimostra inadeguata e incapace di tutelare il territorio».
E la spiegazione è presto data.
«Questi episodi non accadono per caso. Sono il frutto diretto di una gestione miope e disastrosa che ha contribuito alla desertificazione del centro cittadino.
Le scelte dell’amministrazione, come la chiusura della ZTL e lo spostamento dei tradizionali mercatini di Natale in via Pallone, hanno penalizzato i commercianti, ridotto il flusso di persone nel centro storico e lasciato spazio a situazioni di gravissima insicurezza.
Una città viva e frequentata scoraggia i malintenzionati; una città abbandonata a sé stessa li invita a sentirsi liberi di agire senza timore di essere puniti. Il furto di questa notte dimostra che Verona è percepita come una città priva di controllo, dove si può agire indisturbati dal momento che l’amministrazione comunale non fa nulla per garantire un presidio efficace del territorio.»
«È inaccettabile conclude Zavarise- che i commercianti, già provati da una politica che li penalizza in ogni modo possibile, debbano ora affrontare anche la crescente insicurezza e il rischio di vedere le loro attività distrutte da episodi come questo».
Fratelli d’Italia, per bocca del suo capogruppo Massimo Mariotti, rivolge all’amministrazione Tommasi le medesime accuse ribadendo quanto denunciato nei mesi scorsi circa la politica sbagliata sul centro storico culminata con la chiusura definitiva ai non residenti.
Ma Mariotti non si limita a questo. «Non solo il centro è un deserto, con i negozi che chiudono, ma è l’intera città che sta diventando sempre meno sicura. E questo dipende anche dalle scelte del Comune che, a parte le discutibili scelte sulla mobilità, non pare utilizzare appieno la Polizia Locale per il controllo del territorio. Ma dipende anche dal fatto che Polizia e Carabinieri hanno le mani legate nella lotta ai criminali. Ogni volta che reagiscono – ed hanno il dovere di reagire- scattano provvedimenti giudiziari e il linciaggio da parte della sinistra, che si schiera immancabilmente dalla parte dei delinquenti».
«Il ministro degli Interni ha annunciato che arriveranno a Verona altri 130 agenti – conclude Mariotti— Ma se non cambiano le regole d’ingaggio delle Forse dell’ordine e la legge continua a tutelare i criminali, non serviranno a niente e tutto continuerà come prima».