Sulla facciata del Municipio di Verona campeggiano, appesi a due finestre,  2 striscioni, uno giallo e uno nero. Quello nero chiede la liberazione di Cecilia Sala, quello giallo la verità sulla morte di Giulio Regeni. Il primo con il logo del Comune, il secondo con quello di Amnesty International.

La cosa non è sfuggita al capogruppo di FdI al Consiglio comunale, Massimo Mariotti, che vuole sapere chi li ha autorizzati. 

«Niente da eccepire sull’oggetto degli striscioni – dice Mariotti. Tutti volevamo che la giornalista italiana arrestata in Iran venisse liberata. Cosa che fortunatamente è avvenuta grazie all’impegno della nostra presidente del Consiglio. E ugualmente tutti vogliamo sapere che cosa è successo al povero Giulio Regeni e chi è responsabile della sua morte. Ma non mi è chiaro con quali criteri vengono autorizzate queste esposizioni».

striscioni sulla facciata del comune

Perciò Mariotti ha presentato un’apposita interrogazione per sapere “quale atto amministrativo ha disposto l’apposizione del logo del Comune sullo striscione che chiede la liberazione della Sala; chi ha presentato la proposta e chi l’ha autorizzata”.

Anche per l’altro striscione chiede le medesime spiegazioni e perché invece in questo non compare il logo del comune.

Ed ironicamente Mariotti chiede quale procedura deve seguire un qualsiasi cittadini veronese per apporre sulla facciata di palazzo Barbieri uno striscione similare in favore della liberazione degli oltre 1000 italiani detenuti per varie ragioni nelle prigioni di vari stati esteri.