(di Christian Gaole) La Lega, questa mattina in Comune ha dato, letteralmente, i numeri. Pomo della discordia i  35 milioni di tesoretto dell’A22 che il Sindaco Tommasi vorrebbe utilizzare per fare il traforo che collegherebbe Piano a via Ca’ di Cozzi. La Lega, però, sostiene che la legge vieti di usare questa somma perché, da disposizioni risalenti al 2006, il limite entro cui può essere utilizzato quel denaro è entro 6 km dal casello autostradale di Nogarole Rocca.

A contestare il progetto i leghisti Elena De Berti, vicepresidente Regione Veneto, Paolo Borchia, europarlamentare, Paolo Tosato, senatore, Flavio Pasini, presidente della Provincia di Verona, Nicolò Zavarise, consigliere comunale di Verona e Alessandro Montagnoli, membro del cda di A22.

Gli esponenti leghisti hanno smentito, pur senza nominarlo, Flavio Tosi e le sue dichiarazioni in merito all’uso dei fondi per il Traforo. E se Flavio Tosi non è stato nominato, Damiano Tommasi, invece, è stato nominato, più volte. Dal Pat emerge che Tommasi avrebbe scelto di farlo corto, il traforo (come scritto da questo giornale lo scorso 28 dicembre 2024).

Un   altolà e un appello, quello che ha lanciato oggi la Lega, a scrivere insieme al Comune il futuro delle grandi opere di Verona e per decidere come allocare i fondi, invece di “decidere a tavolino di spostare 54 milioni senza consultare il consiglio comunale, visto che l’amministrazione dice di essere attenta al dialogo e alla partecipazione dell’opposizione alla discussione politica”.