Senza l’ultima arrivata – la nazionale nigeriana Blessing Ejiofor, bloccata da problemi di tesseramento – la MEP Pellegrini Alpo affronta l’impossibile trasferta di Mestre, contro la Umana Reyer, campione d’Italia in carica, zeppa di stelle della WNBA, cercando la maggior disciplina in campo. Ma al PalaTaliercio la squadra veneziana impone stazza e palmares. Finisce (27-12 nel primo quarto; 20-10 nel secondo; 19-13 nel terzo e 15-24 nell’ultima frazione giocata molto bene dalle castellane).

Blessing Ejiofor
Blessing Ejiofor

Primo quarto: l’Umana schiara il suo quintetto europeo (giovedì avrà uno scontro determinante per il suo percorso in EuroLega contro Saragozza) e dopo novanta secondo di gioco è già avanti 5-0. Alpo soffre sotto le plance dove la differenza di tonnellaggio è evidente e dove la sola Helmi Kristina Tulonen riesce a contenere le folate offensive veneziane.

Le castellane provano comunque a costruire gioco ma vengono penalizzate anche dalla sfortuna: sono tanti i palloni che ballano sul ferro del canestro del Taliercio. Martina Spinelli prova a lottare e assieme alla Tulonen ed a Sofia Frustaci è protagonista della più bella azione scaligera: difesa vincente della finlandese, palla veloce alla Spinelli in contropiede e passaggio immediato alla Frustaci che segna due punti facili con la Reyer rimasta indietro di diversi metri. Di Marta Ostojic l’ultimo canestro del quarto con tiro aggiuntivo.

Barbara Spinelli
Barbara Spinelli

Secondo quarto: la MEP Pellegrini prova a resistere in difesa e per lunghi tratti del quarto le veneziane non riescono a produrre con facilità, molte le palle conquistate dalle castellane e tanta la pressione che costringe le campionesse d’Italia all’errore. Sull’altro lato del campo però le ragazze do coach Nicola Soave non riescono a concretizzare molti dei canestri che riescono a costruire. Venezia si conferma letale nel tiro dalla lunga distanza che vanifica la zona dell’Alpo con una facilità disarmante.

Venezia domina nei rimbalzi (27 a 17), è letale nei contropiede (16 punti a 5) e sfrutta mirabilmente la sua panchina profonda (15 punti contri i 5 realizzati dalle ragazze dell’Alpo). Martina Spinelli con 8 punti e 5 rimbalzi è la giocatrice castella più efficace.

MEP Pellegrini, la cronaca del secondo tempo

Terzo quarto: la finlandese Tulonen si prende la squadra sulle spalle e tiene l’Alpo in linea di galleggiamento. Il quarto vede Venezia giocare con leggerezza cercando spesso più la “bella giocata” che non quella più efficace. Alpo risponde cercando di monetizzare ogni azione anche se le percentuali non sono favorevoli alle castellane. Dicevamo della Tulonen che chiude il quarto con 10 punti a referto, miglior marcatrice della partita a questo punto della gara assieme all’altra finlandese del match, Awak Sabit Bior Kuier.

Ultimo quarto: un garbage time lungo dieci minuti ma la nostra finlandese non intende alzare bandiera bianca e schiaffeggia l’Umana Reyer con tre triple consecutive che riducono il gap e danno il segno del miglior momento delle castellane che aggrediscono ogni pallone portato avanti son un po’ di sufficienza dalle veneziane. l’Umana Reyer mette in campo il quintetto italiano. Cade Helmi Tulonen e deve rientrare in panchina anzitempo. Sofia Frustaci con l’ultima tripla chiude il match.

top scorer della partita è Helmi Tulonen con 23 punti a referto, 7/8 da due e 3/4 da tre con 6 rimbalzi all’attivo. L’Umana Reyer domina in tutte le statistiche: punti dalla panchina, soprattutto (37 a 13), e rimbalzi (48-37) a dimostrano che questa è una squadra costruita per due campionati e con aspettative ben diverse da quelle dell’Alpo.

Testa alla prossima partita col debutto nel palazzetto di casa – finalmente tornato a posto col nuovo parquet: si gioca il 18 gennaio contro Campobasso che vinse l’andata 75-53.