(di Bernardo Pasquali). Il Sistema Vitivinicolo Veneto presentato al 50° Trittico da AVEPA, Veneto Agricoltura e Regione Veneto, mette in evidenza una sostanziale tenuta e un consolidamento dei valori, sia a livello di impianti che di posizionamento del prodotto nel mercato internazionale. In tutto questo, la congiuntura economica mondiale, il cambiamento dei costumi dei principali paesi consumatori e la destabilizzazione dei fenomeni climatici stanno avvolgendo il sistema con nubi minacciose.

La richiesta di nuovi impianti di Glera e la sostituzione dei vitigni a bacca nera con vitigni a bacca bianca è un’onda lunga che continua e che si afferma negli ultimi due anni. L’Assessore Regionale all’Agricoltura, Caner, evidenzia come, sia la Regione Veneto, sia il Friuli – Venezia Giulia, saranno molto attente a valutare bene i nuovi impianti atti a Prosecco DOC per evitare speculazioni e mantenere un equilibrio virtuoso. Tutti i nuovi impianti, inoltre, dovranno rientrare nella certificazione SNQPI (Sistema Nazionale di Qualità di Produzione Integrata).

Si consolida la superficie vitata e migliora la sostenibilità ambientale

Secondo Luca Furegon, Dirigente del settore produzioni agricole AVEPA, il Sistema Vitivinicolo Veneto, migliora di poco il valore della superficie vitata con un +2,30% del 23/24 sul 22/23. Un dato che torna sostanzialmente ai valori del 19/20. Aumenta di poco anche la superficie media aziendale attestandosi a 3,90ha ma continua la diminuzione costante negli anni delle aziende. 1000 in meno dal 2022 al 2024 attestandosi a 26.561. La bacca bianca sta sostituendo la bacca nera.

Nel sistema vitivinicolo veneto la superficie dedicata alla bacca bianca in provincia di Treviso è pari all’89,22%; in tutte le altre provincie la percentuale è di media del 74%. Solo Verona ha un valore importante di bacca nera, che però scende sotto il 50% al 47,29% del totale. Nel 2023/2024 gli ettari estirpati sono stati 2343 mentre i nuovi impianti 4671ha. Aumenta del 5,91% l’insediamento di Glera, del 2,88% di Chardonnay e del 3,47% di Corvinone, tutte le altre varietà segnano un calo di superfici.

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Nel sistema vitivinicolo veneto l’IGT cresce del 15%

Se la produzione di uva a Denominazione di Origine in Veneto, dal 2005 al 2024, flette leggermente, dell’1,11%, mantenendosi comunque ad un valore del 78,77% della produzione totale, il valore che cresce maggiormente è l’uva IGT che sale del 15,19% attestandosi al 18,62%. Crolla invece la produzione di vino da tavola (-26%) e il Vino Varietale (-43,80%).Il valore totale di uva prodotto nel 2024 è pari a 13.732.899,61 quintali.

nel sistema vitivinicolo veneto la resa quintali per ettaro media cambia dipendentemente dalla tipologia di colore della bacca e dalla categoria della denominazione. La media per la Bacca Bianca nella DOCG è pari a 126,48 qli/ha e per la bacca nera 103,27qli/ha. Il Sistema Vitivinicolo Veneto evidenzia un valore molto importante per quanto riguarda la qualità del vigneto e il suo rapporto con l’ambiente. Se la superficie Biologica perde in percentuale tornado sotto il valore del 2021, attestandosi al 5,83%, raggiunge il suo livello maggiore nel 2024 con una superficie certificata SQNPI che si attesta al 30,35%, il doppio del valore del 2021.

Nel Sistema vitivinicolo veneto la produzione vitivinicola 2024 confrontata con le altre due precedenti evidenzia come la produzione di Bacca Bianca torni ad aumentare del 1,73% dopo un 2023 in calo dell’8,85%. Continua invece il graduale calo produttivo di uva a bacca nera che, dopo aver perso un 8,70% sul 2022 perde un’ulteriore 3,62% con una perdita di circa 200.000 qli.

La DOCG Asolo Prosecco è la protagonista degli ultimi 5 anni

Nel Sistema Vitivinicolo Veneto c’è una DOCG che si distingue per la crescita continua che manifesta nella produzione. Una denominazione che, anche grazie al grande lavoro di squadra del Consorzio e dei produttori, è passata dal 2019 al 2024 da 127.902 ettolitri a 216.068 ettolitri imbottigliati. Un exploit che non ha portato via quasi nulla all’altra DOCG Conegliano Valdobbiadene, in considerazione del fatto che quest’ultima si attesta su un valore sostanzialmente stabile di circa 650.000 ettolitri di vino imbottigliati.

Il Prosecco DOC passa dai 3.651.800 ettolitri del 2019 ai 4.343.090 ettolitri del 2024. Una denominazione che mantiene sostanzialmente invariabile il valore degli imbottigliamenti negli ultimi 4 anni. L’altra regina della bacca bianca veneta (per quantità prodotta) è il Pinot grigio che, dopo la grande ascesa del 2021 con oltre 1.800.000 ettolitri, torna sui valori del 2019 con 1.601.680 ettolitri imbottigliati.

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