Dal’8 al 10 febbraio VeronaFiere ospiterà la 4ª edizione di EOS 2025 (European Outdoor Show), manifestazione dedicata a caccia, pesca, tiro sportivo, nautica, sport all’aria aperta che attira molti appassionati e professionisti delle varie discipline. Oggetto dell’esposizione sono anche le armi utilizzate nei diversi sport, tra le quali però, osservano le associazioni nonviolente Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza, Rete italiana Pace e Disarmo e il Movimento Nonviolento, presieduto dal veronese Mao Valpiana, “anche armi che possono essere utilizzate per la difesa personale”.
Queste associazioni hanno chiesto e ottenuto dagli organizzatori che fiera venga circoscritta alla “caccia e al tiro sportivo, alle armi da collezione, alle armi antiche e per il softair” escludendo la “difesa personale”
Non solo. I promotori del salone fieristico EOS 2025 (Pintails S.r.l. e Conarmi, il Consorzio armaioli italiani), in accordo/dialogo con VeronaFiere e l’Amministrazione comunale di Verona, hanno assunto tre rilevanti decisioni.
A EOS 2025 niente minorenni e armi israeliane
La prima riguarda l’esclusione di armi e materiali per armi prodotti da aziende israeliane. I nomi delle due aziende Israeliane, la Bul Armory (armi da fuoco di alta qualità) e la Maglula (caricatori rapidi e veloci) sono infatti scomparsi dal “Catalogo Espositori” del sito di EOS 2025: i prodotti delle due aziende israeliane erano stati annunciati nel padiglione 12 negli stand B300 e D200 rappresentati dalle ditte italiane Origin STB srl e Paganini srl. Accogliendo la richiesta dei movimenti nonviolenti sono stati tolti e non risultano più nell’elenco degli Espositori.
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Su richiesta dei nonviolenti anche l’esclusione dal salone EOS di tutti i prodotti di Paesi che sono ritenuti responsabili da parte di organismi delle Nazioni Unite di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità, come è appunto il caso Israele in questo specifico momento storico.
“Ci è stato inoltre annunciato – comunicano le associazioni nonviolente- che il “Regolamento Generale” riporterà – come da nostra richiesta – che non sono ammesse ad esporre ad EOS le aziende che provengono da Paesi sottoposti a embargo delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea in materia di armi. E che verrà inoltre vietata l’esposizione di armi appartenenti alla Categoria A della Classificazione Europea. Le riteniamo due decisioni importanti frutto del positivo dialogo che abbiamo intrapreso da tempo con gli organizzatori, l’Amministrazione comunale scaligera e VeronaFiere”.
Infine, le stesse associazioni registrano “un ulteriore positivo passo avanti in merito all’accesso e ai comportamenti dei visitatori minori di anni 18, ai quali è precluso il maneggio delle armi anche di modesta capacità offensiva. Gli espositori riceveranno prima della Manifestazione le prescrizioni delle Autorità di Pubblica Sicurezza.
Tali prescrizioni sono riportate anche nel regolamento del visitatore obbligatoriamente sottoscritto al momento dell’acquisto del biglietto online; la segnaletica recante le prescrizioni è stata potenziata con la presenza di flyer distribuito agli espositori di armi, e la presenza di steward con il compito di vigilare sul rispetto delle regole da parte degli espositori, oltre ad annunci per richiamare gli espositori e i visitatori alle regole previste.
Sono segnali che vanno nella direzione giusta: noi riteniamo comunque che l’accesso dei minorenni ai padiglioni 11 e 12 che espongono armi, sia diseducativo e andrebbe vietato”.