Via libera da parte del Consiglio comunale, con 26 voti favorevoli e 6 astenuti, al nuovo piano di Protezione civile del Comune di Verona.

Il precedente era datato 2008, con un ultimo aggiornato nel 2010, risultando un testo obsoleto e non in linea con il Codice della Protezione Civile nazionale introdotto nel 2018. Da qui la necessità di una sua urgente e completa revisione, per dotare
l’Ente di un piano più funzionale ed efficace, rimodulato in particolare sui veri scenari di rischio che possono verificarsi nel
territorio veronese.

Verona è oggi una delle prime città ad adottare un piano che risponde in pieno alle norme vigenti. Per fronteggiare i rischi ritenuti più probabili (trombe d’Aria, terremoti, alluvioni, blackout, solo per citarne alcuni) sono state infatti individuate delle specifiche ‘matrici di intervento’, indicanti le azioni da svolgere. Vi sono poi due schemi grafici, che presentano le azioni da mettere in atto da parte del Comune in caso di ‘eventi senza pre-avviso’ e ‘eventi con pre-avviso’.

Una importante novità per la Protezione civile cittadina, che definisce un passaggio storico per il Comune, illustrata questa sera in aula dall’assessora alla Protezione civile Stefania Zivelonghi.

“Un aggiornamento sostanziale – sottolinea la capogruppo DTS Annamaria Molino – che prevede ben 15 scenari di rischio, con una parte pubblica e una riservata agli addetti e schede operative standard, una check list, per ogni situazione. Un documento quindi molto dettagliato, che approfondisce tutti i temi e le soluzioni, che porta Verona ad esser tra le prime città ad avere un piano rispondente alle norme vigenti. Un documento non statico ma dinamico, che sarà revisionato ogni anno”.