La Consulta ha bocciato il referendum abrogativo sull‘Autonomia differenziata delle Regioni. Soddisfazione del governo e della Lega in particolare. Adesso dovranno correggere la legge Calderoli secondo i dettami della Corte Costituzionale, in particolare sui Livelli essenziali di prestazione (Lep), sulle aliquote sui tributi ed altri 5 punti. Ma la riforma stavolta è salva.

La sentenza dei giudici:”L’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari. Ciò pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore”.  La legge sull’Autonomia differenziata era stata subito osteggiata dalla sinistra e dai presidenti di 4 regioni a guida centrosinistra che avevano sollevato le questioni di legittimità.

Con la riformulazione dei Livelli essenziali delle prestazioni si riapre anche la discussione all’interno della maggioranza e tra i governatori del centrodestra. Si temono quindi tempi lunghi. 

Il centrodestra soddisfatto della sentenza della Consulta

Soddisfatto Luca Zaia, che della legge è stato il primo fautore con l’indizione del referendum veneto nel 2017, che sottolinea che la sentenza ”contribuisce a chiarire ogni dubbio sul percorso dell’autonomia, che continuerà a svilupparsi nel pieno rispetto della Costituzione, delle indicazioni della Consulta e del principio di Unità nazionale, mantenendo al centro i valori di sussidiarietà e solidarietà”. 

Insomma, se da un lato gli autonomisti possono cantar vittoria per il riconoscimento ottenuto dalla Corte Costituzionale, dall’altro si allunga l’iter già lungo per l’entrata in vigore dell’autonomia.

consulta  autonomia referendum

“La sentenza della Consulta sul Referendum contro l’Autonomia è il certificato di morte politica del matrimonio PD-5 Stelle. La sinistra veneta, che aveva sostenuto e promosso la raccolta firme contro la volontà del Popolo Veneto, si è schiantata per l’ennesima volta. Ora però si deve andare avanti con la massima velocità per approvare questa riforma, indispensabile per i nostri territori”.

consulta rigo referendum

Con queste parole Filippo Rigo, consigliere regionale veronese della Lega – Liga Veneta, ha commentato la sentenza della Corte costituzionale. Rigo ha sottolineato come l’unica Regione a difendere presso la Corte il referendum sia stata il Veneto, rimarcando l’impegno della giunta guidata dal Presidente Luca Zaia nel portare avanti una delle riforme più significative per il futuro del Paese.

“Ora che la stessa Corte certifica, per la seconda volta, la legittimità dell’Autonomia, mi auguro che tutti si uniscano intorno al Presidente Zaia per sostenere questa riforma. I veneti aspettano risposte concrete, e il tempo delle divisioni politiche deve lasciare spazio a un fronte compatto per il bene della Regione”, ha aggiunto Rigo.

La sentenza della Consulta, oltre a rappresentare una conferma della validità del percorso intrapreso dal Veneto, viene interpretata dal consigliere come una sconfitta netta per le forze politiche che si sono opposte all’Autonomia, accusate di aver agito contro gli interessi dei cittadini veneti.

L’appello finale è quindi rivolto a tutte le forze politiche, affinché sostengano con determinazione l’iter della riforma autonomista, considerata cruciale per garantire maggiore efficienza e competitività ai territori del Veneto.