Il cambiamento climatico non è più solo una questione ambientale: la sua influenza diretta sulla salute è ormai un dato di fatto. Secondo le stime, entro il 2050 la mortalità potrebbe quadruplicare a causa di fenomeni climatici estremi, imponendo un adeguamento delle strutture sanitarie, a partire dai Pronto Soccorso. Questo è stato uno dei temi centrali affrontati durante il convegno annuale “Cosa abbiamo imparato l’anno scorso”, organizzato stamane presso l’Aula Magna De Sandre di Borgo Roma dal dottor Ciro Paolillo, direttore del Pronto Soccorso di Borgo Trento.
I nuovi scenari per la Medicina d’urgenza
La Medicina di emergenza-urgenza si trova a fronteggiare una trasformazione costante: dall’incremento dei pazienti anziani, spesso colpiti da patologie croniche esacerbate da cadute, alla gestione di malattie stagionali per cui molti non si vaccinano più. A tutto questo si aggiunge un nuovo fronte di emergenza, quello delle malattie correlate al cambiamento climatico. Gli innalzamenti della temperatura e il peggioramento della qualità dell’aria aumentano l’incidenza di patologie cardiorespiratorie, disturbi cognitivi e psicologici, ampliando ulteriormente il carico di lavoro dei Pronto Soccorso.
L’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona è già attrezzata per rispondere a queste sfide. Con due Pronto Soccorso – Borgo Trento e Borgo Roma – e un’Unità Operativa Complessa di Medicina d’Urgenza, l’Aoui gestisce oltre 100.000 accessi l’anno. Il Trauma Center di Borgo Trento, hub per i traumi gravi, conta circa 65.000 accessi annuali, mentre Borgo Roma ne registra 38.000 e dispone di 32 posti letto, 8 dei quali destinati alla Terapia sub-intensiva.
Il reparto di Borgo Roma, inaugurato lo scorso anno, è specializzato nel trattamento di pazienti con insufficienza respiratoria sottoposti a ventilazione meccanica non invasiva, molti dei quali non vaccinati contro virus stagionali.
Quarta edizione del convegno
Dal 2022, il convegno annuale dell’Aoui rappresenta un momento di confronto operativo con altre realtà italiane, coinvolgendo specialisti da tutto il Paese e aprendosi anche agli specializzandi dell’Università di Verona. Quest’anno, tra i relatori erano presenti il dottor Antonio Maccagnani (direttore del PS di Borgo Roma), il professor Domenico Girelli (direttore UOC Medicina d’Urgenza di Borgo Roma) e il dottor Andrea Bellone, ex direttore del Pronto Soccorso Niguarda di Milano.
Dottoressa Matilde Carlucci, direttore sanitario dell’Aoui, ha sottolineato: “L’integrazione tra la nostra Azienda e l’università è un punto di forza. Coinvolgere gli specializzandi nei gruppi multidisciplinari non solo arricchisce il loro percorso formativo ma consente ai medici di affrontare insieme ai giovani le nuove tecnologie, come l’Intelligenza artificiale. Inoltre, stiamo lavorando sull’umanizzazione delle cure, per garantire un’assistenza clinica e umana di qualità.”
Dottor Ciro Paolillo ha evidenziato: “Nel 2024 abbiamo osservato un incremento degli accessi legati a cadute degli anziani. Anche un evento banale può aggravare condizioni già fragili, richiedendo percorsi dedicati per ridurre il tempo di degenza e umanizzare le cure, con il supporto dei volontari ospedalieri.”
Dottor Antonio Maccagnani ha aggiunto: “Una delle innovazioni più importanti è la sedo-analgesia, che rende il PS un luogo senza dolore, utilizzando sedativi leggeri per piccoli interventi dolorosi come suture o riduzioni di lussazioni.”
Professor Domenico Girelli ha ribadito l’importanza della vaccinazione per prevenire complicanze respiratorie nei pazienti fragili: “Dopo il Covid abbiamo notato un calo nell’adesione ai vaccini, compresi quelli antinfluenzali. È essenziale ribadirne l’utilità.”
Dottor Andrea Bellone ha concluso: “L’impatto del cambiamento climatico sulla salute è evidente. I Pronto Soccorso dovranno adattarsi per gestire nuovi picchi di accessi legati a patologie indotte da temperature estreme e qualità dell’aria compromessa.”