“Gli studi scientifici evidenziano che malattie rare, disturbi del comportamento, dello spettro autistico o del neuro sviluppo sono molto frequenti; prima vengono intercettati, con la presa in carico del bambino meglio è: avremmo infatti la possibilità di avviare
precocemente un percorso riabilitativo sia dal punto di vista motorio che sensoriale. In questo contesto diventa fondamentale poter contare su approccio multidisciplinare, con figure trasversali che si integrano tra di loro e accompagnano il bambino e i suoi familiari nel percorso di crescita”.

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Lo ha sottolineato l’assessore alla Sanità e al sociale Manuela Lanzarin partecipando, a Verona, all’inaugurazione del nuovo Centro di riabilitazione ICR dell’Istituto Fortunata Gresner. All’appuntamento sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Nogara,
direttore dell’Istituto Fortunata Gresner; Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona; Patrizia Benini, Direttore Generale Ulss 9.

“Questo nuovo presidio, accreditato nel sistema della Regione Veneto – ha aggiunto l’assessore Lanzarin – consentirà una presa in carico più completa degli utenti supportando i percorsi scolastici dei minori con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali dalla scuola dell’infanzia alla secondaria fino ai centri di formazione professionale. In tutta la regione possiamo contare su una quindicina di strutture di questo tipo per le quali ogni anno stanziamo circa 30 milioni di euro con l’obiettivo di supportare, aiutare, seguire i minori con difficoltà e accompagnarli nel loro sviluppo”.

“Il problema che attanaglia non solo le strutture ospedaliere ma anche quelle socio sanitarie, come questo centro di riabilitazione ICR, è la carenza di personale specialistico – continua Lanzarin – La regione del Veneto sta mettendo in campo tutti gli sforzi necessari a formare, assumere e trattenere più professionisti possibili”.