L’innovazione digitale e il ruolo dei dati in agricoltura sono stati al centro di Fieragricola Tech, l’evento in corso a Veronafiere dedicato alle tecnologie emergenti nel settore agricolo. I riflettori sono puntati su digital farming, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili e biosolution, temi cruciali per il futuro della filiera agroalimentare.
Uno dei punti più discussi della rassegna è stato il possibile ingresso delle Big Tech, come Google e Amazon, nel settore agricolo. Un cambiamento che potrebbe rivoluzionare il comparto, come evidenziato dal professor Gianluca Brunori, ordinario di Economia Agraria all’Università di Pisa e coordinatore del Comitato consultivo sulla digitalizzazione in agricoltura.
“L’ingresso nel settore della Big Tech potrebbe accelerare la diffusione dell’innovazione digitale e superare i problemi di frammentazione e di interoperabilità nella condivisione e comunicazione dei dati raccolti in agricoltura e lungo la catena di approvvigionamento. Non sappiamo se e quando ciò accadrà, ma l’impatto sarà dirompente” ha dichiarato Brunori nel corso del dibattito con Ivano Valmori, CEO di Image Line, e Andrea Cruciani, CEO di Agricolus.
Il ruolo dei dati
La raccolta, la gestione e la proprietà dei dati agricoli rappresentano un aspetto chiave della digitalizzazione. Il mercato globale del digital farming è in forte espansione, con un valore attuale stimato in 10 miliardi di dollari e una prospettiva di crescita fino a 30 miliardi entro il 2027.
“Il Data Act, in vigore nell’UE dal prossimo novembre, definirà chi sarà legittimato a utilizzare i dati su base contrattuale e garantirà il diritto di accesso alle informazioni generate dai prodotti e dai servizi correlati alla loro raccolta”, ha spiegato Ivano Valmori. Secondo l’esperto, in futuro i dati saranno fondamentali per l’erogazione dei fondi pubblici in agricoltura, aumentando il loro valore strategico.
Tra i fattori che stanno spingendo le aziende agricole a investire nel digitale vi sono:
- Sostenibilità economica e ambientale;
- Carenza di manodopera specializzata in Europa e Nord America;
- Ottimizzazione degli input e miglioramento della tracciabilità;
- Sicurezza informatica, per prevenire cyber-attacchi e proteggere i dati sensibili.
L’evoluzione del settore agricolo verso il digitale appare inarrestabile. Con l’adozione crescente di tecnologie innovative e il possibile ingresso delle Big Tech, il futuro dell’agricoltura potrebbe essere sempre più connesso, sostenibile e data-driven.