(di Christian Gaole) Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono all’amministrazione di rivedere totalmente il piano della sosta e di rinunciare al proposito di eliminare gli stalli auto in centro storico. “Anzi – chiedono in coro – per non lasciare morire il centro i posti auto dovrebbero essere aumentati” . Tosi, Casali, Bisinella e diversi consiglieri dí circoscrizione hanno manifestato il loro dissenso oggi in sala Delaini. Ad assistere, oltre alla stampa, un nutrito gruppo di cittadini gravi quali anche il comitato degli esercenti del centro storico.
Dando i numeri, posto più posto meno, questa è la situazione: 119 posti auto in meno sui 1.578 ad oggi presenti in superficie nel centro storico di Verona. Stando al piano urbano della sosta, piazza Viviani, davanti all’ex palazzo delle Poste, verrà interamente pedonalizzata. Stessa sorte per piazza Duomo e via San Silvestro. Saranno ridotti i posti auto in piazza di Sant’Anastasia che subirà un taglio di nove stalli blu mentre le aree di sosta di piazza San Zeno saranno ricollocate e ripensate in piazza Pozza, quindi addio a trentuno posti auto.
Tempi bui in zona San Zeno anche per i motocicli, saranno, infatti quattordici in meno i posti moto disponibili. In merito alla scelta di fare tabula rasa dei parcheggi in piazza San Zeno, l’amministrazione comunale ha specificato che è stato possibile farlo grazie alla riapertura del parcheggio coperto di piazza Corrubbio.
Ritornando all’interno dell’ansa dell’Adige, vane sono state le proteste dei residenti in circoscrizione: infatti, in via Pigna gli stalli blu sono già stati eliminati mentre sono in procinto di essere tolti i quattro stalli in via Re Pipino. Stefano Casali non le manda a dire e invita l’assessore Federico Benini a valutare le sue dimissioni: “la Giunta farebbe più bella figura ad ammettere lo sbaglio e ritirare tutti i provvedimenti inerenti il centro storico. Ora non può fare dei correttivi a singhiozzo”. Sui parcheggi davanti al Duomo e Sant’Anastasia, Casali riferisce di essere “sorpreso da questa decisione perché ci sono diversi stalli gialli per i disabili, per lo più destinati ai residenti nella zona attigua al Duomo”.
In chiusura merita di essere citata anche la piazza della discordia: piazza Molinari Bra. Luisa Sartori, consigliera della prima circoscrizione in quota FI, ha denunciato la non trasparenza con cui è stato presentato il progetto di riqualificazione della piazza in questione, (L’Adige 29 ottobre 2024). Rumors riferiscono addirittura che il presidente della prima circoscrizione, Lorenzo Dalai, abbia ammesso la fretta con cui è stato fatto approvare il tutto.
Terenzio Stringa, collega di Sartori in quota FdI, non si spiega la ragione secondo cui una mozione che è stata anticipata a maggio 2024 sia stata ripresentata con carattere di urgenza due mesi dopo, a luglio, in consiglio di circoscrizione.
Tosi ha concluso la conferenza promettendo che i consiglieri comunali di Forza Italia e le liste collegate convocheranno un consiglio comunale straordinario per trovare il bandolo della matassa e costringere l’amministrazione a chiarire la sua posizione una volta per tutte.
La Lega, anche se non era presente in sala Delaini, è della stessa opinione dei colleghi di opposizione e il voto di astensione del consigliere dí circoscrizione Grassi, in merito a piazza Molinari Bra, è in linea con la posizione politica del centrodestra veronese, come ha riportato L’Adige il 28 dicembre 2024 (link).