Si è svolta oggi la cerimonia di intitolazione dell’Unità operativa Centro Fibrosi Cistica di Verona al professor Gianni Mastella, figura di spicco nella ricerca e nella cura della fibrosi cistica in Italia. L’evento, organizzato in occasione del quarto anniversario dalla sua scomparsa, ha visto la partecipazione di autorità sanitarie, istituzionali e accademiche, nonché dei familiari e di numerosi pazienti.
L’iniziativa è stata promossa dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (Aoui) di Verona su proposta del presidente della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (FFC Ricerca), Matteo Marzotto, e con il parere favorevole della Prefettura di Verona.
La cerimonia si è aperta con l’intervento del direttore generale di Aoui Verona, Callisto Marco Bravi, seguito dai discorsi del presidente di FFC Ricerca, Matteo Marzotto, del direttore dell’Unità Operativa Complessa Fibrosi Cistica, Marco Cipolli, e del professor Giuseppe Lippi, delegato del Rettore e preside della Facoltà di Medicina. L’evento si è concluso con l’intervento dell’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin.
Il lascito del professor Gianni Mastella
Nato nel 1930 e laureatosi in Medicina all’Università di Padova, il professor Mastella è stato un pioniere nella lotta alla fibrosi cistica. Nel 1957 diagnosticò il primo caso di fibrosi cistica in Italia e, nel 1967, fondò il primo Centro di cura per la malattia presso l’ospedale di Verona. Fu promotore della Legge 548 del 1993, che sancì la diffusione su scala nazionale del modello assistenziale veronese. Nel 1997 istituì la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, contribuendo in modo decisivo al progresso delle cure e della ricerca sulla malattia.
L’eccellenza del Centro Fibrosi Cistica di Verona
Il Centro di Verona, nato nel 1975 e riconosciuto struttura complessa con la Legge 548/1993, assiste oggi oltre 800 pazienti, il 40% dei quali provenienti da altre regioni. Grazie ai continui progressi nella ricerca e nell’innovazione terapeutica, l’aspettativa di vita dei pazienti ha superato i 50 anni. Il Centro dispone di moderne strutture, tra cui 21 camere individuali, ambulatori pediatrici e per adulti, e laboratori di ricerca clinica e traslazionale.
Dal 2014, il Centro di Verona è anche riferimento regionale per la Sindrome di Shwachman-Diamond, una malattia genetica rara. Negli ultimi anni, gli studi condotti presso la struttura hanno portato allo sviluppo di nuovi farmaci sperimentali, con importanti progressi nella gestione della malattia.
Callisto Marco Bravi, direttore generale Aoui Verona, ha sottolineato come l’intitolazione rappresenti un omaggio doveroso a un uomo che ha rivoluzionato la cura della fibrosi cistica in Italia. Matteo Marzotto, presidente di FFC Ricerca, ha ricordato con emozione il ruolo fondamentale del professor Mastella nella creazione della Fondazione, che oggi rappresenta un punto di riferimento per la ricerca scientifica sulla malattia. Marco Cipolli, direttore del Centro Fibrosi Cistica, ha ribadito l’impegno del team nel proseguire l’eredità scientifica del professor Mastella, ampliando il campo della ricerca e delle cure disponibili per i pazienti.
L’Università di Verona, attraverso le parole del professor Giuseppe Lippi, ha evidenziato il valore della ricerca e della collaborazione tra istituzioni sanitarie e accademiche. Infine, l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha lodato l’eccellenza del Centro di Verona, esempio virtuoso di come la sinergia tra pubblico e privato possa migliorare la qualità della vita dei pazienti: “La visione di una persona illuminata ed allo stesso tempo attenta al dolore altrui, ha permesso di affrontare proprio a partire da questa regione, una delle malattie genetiche più diffuse e gravi.”
“Il Centro regionale – continua – istituito fin dal 1976, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona è cresciuto sugli insegnamenti del prof. Mastella e proprio com’è per le grandi cose, il riconoscimento a memoria coincide con la via percorsa dai professionisti che oggi, qui, continuano ad operare per il benessere in primis dei neonati e per supportare i pazienti con fibrosi cistica nell’arco della vita. Un bell’insegnamento quello del prof. Mastella: da soli si fa molto, assieme si percorre molta più strada in ricerca, medicina ed assistenza”.