Si è concluso il mercato di gennaio. Quello che doveva servire a riparare le situazioni più difficili.
Belahyane, il pezzo pregiato dell’Hellas se n’è andato alla Lazio di Baroni per 9 milioni di euro. Peccato. Ma quello di vendere i gioielli di famiglia è il destino delle società economicamente deboli, com’è appunto il Verona anche dopo l’acquisto di Presidio Investor. Se qualcuno s’era fatto delle aspettative, è servito.
Anche Dani Silva è stato venduto all’estero per 3 milioni e mezzo. Noi giorno scorsi poi era stata definita la cessione di Magnani per una cifra di circa la metà. Questi, a parte alcuni movimenti minori della Primavera, le 3 operazioni in uscita fatte da Sogliano, un professionista che se ne intende, che ha sempre dimostrato di essere capace e di fare degli ottimi ‘affari’ anche con pochi soldi in tasca, ma che evidentemente ha dovuto muoversi nei limiti che gli ha imposto la società.
Per quel che riguarda gli arrivi c’è da registrare quello di Niasse, centrocampista senegalese, avvenuto la scorsa settimana e che Zanetti a causa degli infortuni e della squalifica di Duda è stato costretto a buttare subito nella mischia con il Monza. La prima impressione è stata positiva.
Solo altri 3 arrivi: dal Losanna quello del venticinquenne centrocampista franco-svizzero Antoine Bernede e dalla Fiorentina a titolo di prestito fino al 30 giugno il difensore argentino Nicolas Valentini e dall’Odense Tobias Slotsager, difensore danese classe 2006.
Il mercato non risolve i problemi dell’Hellas
Difficile giudicare i nuovi arrivi e poter valutare se con l’inserimento di Niasse e di Barnede il centrocampo gialloblu sarà più forte o più debole. Certo che il mercato non pare aver risolto i gravi problemi palesati dalla difesa peggiore di tutta la serie A. E questo non fa presagire nulla di buono.
Nel suo complesso l’operazione mercato di gennaio appare deludente. Mettendo sul piatto della bilancia entrate ed uscite, ha il segno più dal punto di vista finanziario, ma il segno meno da quello tecnico.
E se affermare subito che la squadra ne esce indebolita potrebbe essere azzardato, sicuramente si può affermare che non si è rinforzata come sarebbe stato necessario. Se a questo s’aggiunge che Serdar sarà assente almeno per un mese a causa dell’infortunio alla caviglia subito sabato scorso, che la stagione di Harrouy è finita e che Duda dovrà essere assente per squalifica per altre 2 giornate c’è da giurare che Zanetti non dormirà sonni tranquilli.