Sono più di 15 mila le donne che sono ricorse alla fecondazione medicalmente assistita ( Pma) per avere un figlio. Il 3,9% secondo i dati del ministero della Salute, con un aumento del 5%.. Se non esistesse questa tecnica a supporto della natalità c’è da pensare che la crisi demografica in Italia sarebbe ancora più grave.

Il 20% sono straniere. Il 60% lavora. Il 5,8% ha un livello di istruzione alto, soprattutto fra le italiane.

La metà delle Pma si conclude con un taglio cesareo. 

Gravidanze con la fecondazione assistita in aumento del 5%

Il 47,7% avviene con fecondazione in vitro con trasferimento di embrioni in utero.  Il 35,4% con fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma. Il 5,5% con il trasferimento dei gameti maschili in cavità uterina.
Il 6,9% delle gravidanze da Pma sono gemellari. Percentuale che cala all’1,5% del totale. Ma grazie ai progressi ottenuti in questo campo le gravidanze multiple stanno scendendo.

L’età media per le italiane è di 33,2 anni per le italiane. Per le straniere di 31,2, di cui il 29,6% africane, il 17,9% europee, il 21% asiatiche e l’8,3% sudamericane.