Gli agenti della Polizia Locale di Verona sanno dotati di bodycam. Soddisfazione dei rappresentanti della Uil Fpl di Verona per aver raggiunto l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro per gli agenti della Polizia Locale.
“Siamo stati i primi a firmare il protocollo e l’accordo tra le parti”, afferma Stefano Gottardi, Segretario Generale Uil Fpl Verona, “perché crediamo che si tratti di uno strumento fondamentale per tutelare il personale, come dimostra l’esperienza positiva di numerosi comuni che già adottano questa tecnologia da tempo.”
“Grazie alla consulenza del Centro Studi Uil, abbiamo rielaborato il testo e ottenuto un buon protocollo e successivo accordo”, prosegue Marco Bognin, Segretario Organizzativo del medesimo sindacato. “Abbiamo rafforzato le tutele per evitare un utilizzo improprio delle bodycam.”
Più sicurezza per gli agenti e per i cittadini
Le bodycam, sottolinea Bognin, sono uno strumento efficace, a condizione che vengano utilizzate in modo adeguato. “Per gli agenti di Verona, i dati registrati verranno scaricati esclusivamente nel totem all’interno del comando della Polizia Locale, alla fine di ogni turno. Non potranno essere utilizzate per scopi diversi da quelli previsti dal protocollo, ossia in situazioni di servizio pericoloso e ben definite.”
“La sicurezza del personale”, conclude Gottardi, “è per noi una delle priorità principali per migliorare le condizioni lavorative. Siamo certi che questo accordo avrà effetti positivi nel tempo, contribuendo a garantire un servizio più efficace nella tutela del territorio e della sicurezza dei cittadini veronesi.”
A Verona, con i suoi 255 mila abitanti, ci sono 273 dipendenti della Polizia Locale, di cui 234 agenti e 39 funzionari. Ai servizi esterni sono impiegati 222 agenti, mentre in ufficio ce ne sono 51, quasi un quarto.
La media nazionale degli agenti di polizia locale in rapporto alla popolazione nei comuni con più di 100 mila residenti è di 1,68/mille abitanti. A Verona ce n’è poco meno di 1 ogni 1000 abitanti.