Sono 45 i lavoratori della Georg Fischer di Valeggio che rischiano di restare senza lavoro. La multinazionale svizzera proprietaria dello stabilimento, che produce tubature multi-strato e materiali per costruire condutture di gas e acqua, ha annunciato la chiusura. Decisione giustificata dal calo dei volumi produttivi, ma contestata dai dipendenti e dai loro rappresentanti sindacali che sottolineano invece come il bilancio 2023 sia stato chiuso in positivo e che per questo che oggi dalle 8 sono scesi in sciopero ed hanno organizzato un presidio davanti ai cancelli dell’azienda. 

I sindacalisti della Fiom, con il supporto del funzionario sindacale, in seguito all’annuncio del licenziamento collettivo di tutti i 45 dipendenti dello stabilimento. I sindacalisti della Fiom che sostengono i lavoratori nella loro protesta ritengono che la decisione della proprietà di licenziare in massa i 45 dipendenti sia grave, unilaterale e inaccettabile.

Alla proposta sindacale di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria, avanzata dai sindacati la Georg Fischer ha risposto proponendo di decurtare il pacchetto di buonuscita se si prolungasse. Cosa definita inaccettabile in un comunicato della Fiom che ha quindi chiesto di attivare l’Unità di Crisi della Regione Veneto. Il 26 febbraio ci sarà un primo incontro istituzionale per trovare una soluzione alla crisi che aprirebbe la chiusura dello stabilimento.