La conferenza stampa di Maurizio Gasparri, capogruppo in Senato di Forza Italia, organizzata dal partito sul tema della sicurezza, ha visto riunito tutto il gotha veronese degli azzurri, guidati dal coordinatore regionale ed eurodeputato Flavio Tosi, C’erano l’onorevole Paola Boscaini, il consigliere regionale Alberto Bozza e la consigliera comunale di Verona Patrizia Bisinella ed anche Aldo Brancher, uno degli uomini che sono stati più vicini a Berlusconi fin dalla sua ascesa. Quasi a dare un segno visibile della continuità di un percorso che oggi vede Tosi in corsa per la candidatura alla presidenza del Veneto.
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Gasparri. Le regole elettorali non si possono fare ad personam
Ed è stato questo argomento che più ha tenuto banco. Gasparri infatti assieme a Taiani siederà al tavolo nazionale delle trattative per definire le candidature alle elezioni regionali di autunno. Secondo lui è ormai quasi certo che si voterà tra la fine di settembre ed ottobre e che non ci sarà il 4° mandato per Zaia «perché – ha specificato- data delle elezioni e i limiti di mandato non seguono le logiche personali ma sono e devono seguire regole e logiche di assoluta imparzialità».
Ovviamente Gasparri tira la volata a Tosi, non fosse altro perché è del suo partito, ma anche perché è persona esperta e preparata. E siccome uno dei criteri che guideranno la scelta del candidato alla presidenza sarà quella di individuare il miglio candidato possibile, Tosi ha tutte le carte in regola per farlo.
Alla domanda se assieme agli equilibri fra i partiti il tavolo nazionale terrà conto anche di quelli territoriali, visto che a Verona manca un governatore da quasi mezzo secolo, Gasparri ha ammesso con molta sincerità che sarà prevalente il primo criterio.
Esclusa anche la possibilità ventilata che la Lega possa correre da sola in caso non venisse concessa la candidatura ad un leghista. «Siamo al governo assieme – ha ricordato- e non sarà certo un problema locale a mettere in discussione la coalizione nazionale».
Per quel che invece riguarda il tema della sicurezza Gasparri ha denunciato l’ostruzionismo della sinistra che sta impedendo che vadano in porto i provvedimenti varati dal governo tra i quali quello per tutelare gli agenti quando vengono inquisiti.