La stazione di Porta Nuova è zona cardioprotetta. Grazie alla sinergia tra l’associazione di pronto soccorso Croce Bianca e il comparto Polfer della Polizia di Stato, con il sostegno della Fondazione Modena, l’area può contare su due defibrillatori semiautomatici. Uno trova posto al Binario 1, l’altro nella vicina caserma Foti Martini sede del compartimento di polizia ferroviaria. Un terzo dispositivo salvavita, che si spera di non dover mai utilizzare ma che è indispensabile avere perfettamente funzionante e aggiornato in caso di emergenza, è stato installato nell’area della stazione di Peschiera.

“Come ente formatore, svolgiamo i corsi di abilitazione all’uso dei defibrillatori semiautomatici. Tra i nostri allievi c’è anche il personale della Polfer e da qui è nata questa collaborazione che ha permesso di aggiornare e riabilitare alcuni dispositivi, mettendoli poi a disposizione della collettività”, ha spiegato il presidente di Croce Bianca Pier Luigi Verga.

“Questi sono tre strumenti che servono a salvare vite umane e dunque saranno messi in luoghi con un’alta frequentazione di persone, a forte richiamo turistico. Tutti i nostri agenti operativi sono costantemente formati”, è intervenuto il Dirigente Superiore della Polizia di Stato Francesco Zunno.

“Il nostro obiettivo è quello di allargare sempre di più l’utilizzo e la messa sul territorio dei defibrillatori. Con Croce Bianca, consegniamo alla Polizia Ferroviaria questi Dae rimessi a nuovo, aggiornati e funzionanti. È un onore ma, inevitabilmente, il pensiero va a ciò che è stato: se ci fosse stato un dispositivo come questo dove giocava mio figlio, forse ora sarebbe qui con noi”, spiega Giancarlo Modena, papà di Lorenzo, il 18enne stroncato da un arresto cardiaco mentre faceva sport e che da nome alla Fondazione nata in suo ricordo.

In questi ultimi anni, grazie anche a iniziative come queste portate avanti dal mondo del volontariato, insieme alle normative che hanno messo questi dispositivi obbligatori in alcuni luoghi pubblici come le palestre, la sensibilizzazione e la consapevolezza sul tema sono aumentate molto. Così come le adesioni ai corsi di formazione BLSD, Basic Life Support Defibrillation, centrati sulle prime manovre salvavita nonché abilitanti all’utilizzo dei defibrillatori. Sono sempre più numerose le persone, anche organizzate in enti, gruppi, dipendenti di aziende, insegnanti, istruttori ecc, abilitate all’uso del Dae, certificazione che va rinnovata ogni tre anni.