(di Alessandro Rancani) Ciclicamente il Governo tramite le Prefetture indice bandi per la gestione dei vecchi e nuovi migranti, e finalmente li chiamano con il loro nome anziché l’ingannevole “profughi”. La Prefettura di Verona si sta adoperando per raccogliere offerte per la gestione per i prossimi 3 anni, dei 1.700 immigrati irregolari di lunga data già soggiornanti sulla nostra provincia, a cui se ne aggiungeranno altri 600 pronti ad usufruire dei servizi gratuiti di questo angolo del Belpaese. Incuriosito ho scaricato i 4 bandi per capire meglio di cosa si tratta.
Sostanzialmente vi è un elenco di requisiti da rispettare e una tabella sui costi massimi per ogni voce finanziata nel bando.

Quanto riportato è pubblicamente consultabile sul sito della Prefettura. Partendo dal lato economico, i bandi prevedono un tetto massimo di € 95.154.280,20 per 900 posti in singole unità abitative, € 73.547.346,60 per 650 posti in strutture collettive fino a 50 posti, € 46.285.740,90 per 450 posti in strutture collettive tra 51 e 100 posti, € 26.767.729,80 per 300 posti in strutture collettive tra 101 e 150 posti. Tutti gli importi sono IVA esclusa.
Nei bandi ancora soldi a chi arriva in Italia violando i confini
Calcolatrice alla mano la somma totale massima prevista dal bando è di € 241.755.097,50 per 2.300 immigrati clandestini, il che fa € 105.110,91 ciascuno per i primi 3 anni di accoglienza, (sì, perché dopo questo periodo di coccole per i clandestini è prevista una seconda fase di “integrazione”), dunque € 35.036,97 all’anno, ossia € 2.919,75 al mese, sempre IVA esclusa, per ogni singolo ospite, e questo più o meno, va avanti da una ventina d’anni su tutto il territorio nazionale.
La novità del bando è che la Prefettura selezionerà alloggi per singole famiglie, così, mentre voi da bravi sudditi fate fatica a trovare casa per mettere su famiglia, la rata del mutuo vi è raddoppiata, il figlio progressista manifesta fuori dall’ateneo dormendo in tenda per il caro alloggi, dal caldo delle loro dimore i villeggianti allevano spensierati la loro nutrita prole. Progenie che alla 2ª, 3ª, 4ª e infinita fase dell’accoglienza, verrà sistemata nelle scuole dove i vostri figli, colpevoli di parlare l’italiano meglio degli asilanti, dovranno tenere un passo più lento per non discriminare i poveretti svantaggiati.
Dopo i vari ordini scolastici, generosamente sostenuti dall’ormai minoritario popolo Italiano, questi “italiani di seconda generazione” giunti all’università, racconteranno ai professori neo-sessantottini delle eroiche imprese con cui in tenera età i loro genitori prudentemente gli hanno fatto attraversare, il metro d’acqua tra il bagnasciuga libico per salire sulla barca dello scafista, e il metro d’acqua successivo per salire sul transatlantico delle ONG ormeggiate al limite della profondità di pescaggio della chiglia a largo del bagnasciuga libico, il democratico e inclusivo prof. dallo stipendio non proprio sovietico, commosso aiuterà il poverello nel conseguire quel titolo che gli permetterà di prendere il posto lavorativo tanto agognato da vostro figlio.
Se vi state chiedendo se mai lo Stato italiano abbia messo a disposizione una simile cifra per voi Italiani, la risposta la sapete già, ovviamente no, il motivo è semplice: voi siete Italiani, avete la pelle bianca! Questo si chiama razzismo!