Nel primo mese del 2025 il Veneto conta già le sue prime 8 morti sul lavoro, 5 lavoratori su 8 erano stranieri. Il Veneto è secondo solo alla Lombardia per numero di decessi.
Rispetto al 2024 si sono registrati 6 decessi in più rispetto allo scorso anno quando le vittime erano 2. Secondo la mappatura dell’Osservatorio il Veneto, con un’incidenza di mortalità sopra la media nazionale, entra in zona arancione dopo un anno in zona bianca.
“Nel primo mese dell’anno il Veneto conta già 8 vittime sul lavoro, 5 lavoratori deceduti su 8 erano stranieri. È con questo bilancio drammatico che il Veneto comincia il nuovo anno. Ed è secondo solo alla Lombardia per numero di vittime, che ne conta invece 10. Una vera e propria emergenza nell’emergenza, sentita particolarmente in Veneto, ma presente in tutto il Paese. Un Paese che, a questo punto, deve dare una risposta tempestiva con una formazione mirata a chi giunge nella nostra penisola per migliorare la propria qualità della vita e non certo per morire sul lavoro – commenta Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente – È chiaro, dunque, che l’integrazione e l’accoglienza debbano passare anche attraverso la sicurezza sul lavoro”.
Morti sul lavoro. Il rischio in Veneto a gennaio 2025
Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora
una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.
La zona arancione, quella in cui è entrato il Veneto a fine gennaio 2025, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di
mortalità sul lavoro al di sopra della media nazionale. E infatti a fine gennaio 2025 il rischio di infortunio mortale in Veneto
(2,2 decessi per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 2,0. E questo accade dopo che il Veneto per quasi tutto il 2024 era rimasto in zona bianca, con incidenze di mortalità tra le più basse del Paese.
Osservando nel dettaglio, poi, si scopre che Vicenza e Padova si collocano addirittura in zona rossa con un indice rispettivamente di 5,1 e 4,6. Segue Verona in zona arancione (2,3). Mentre le altre province venete si trovano in zona bianca.
A Padova la maglia nera per numero di vittime totali (4). Seguita da Vicenza (2) e da Venezia e Verona (1). Inoltre Padova guida la classifica delle vittime in occasione di lavoro insieme a Vicenza (2), seguite da Verona (1).
Diminuiscono leggermente le denunce di infortunio totali
Alla fine di gennaio 2025 le denunce di infortunio totali sono diminuite rispetto alla fine di gennaio del 2024: erano 4.959 e ora sono 4.925. ED È ANCORA PADOVA A registrare IL PIÙ ELEVATO NUMERO DI DENUNCE TOTALI (971), seguita da: Verona (960), Vicenza (951), Treviso (873), Venezia (799), Belluno (216) e Rovigo (155).
Le Attività Manifatturiere, alla fine di gennaio 2025, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (605). Seguite da: Costruzioni (215), Commercio e Sanità (202) e Trasporti e Magazzinaggio (182).