L’amministrazione comunale di Soave, guidata dal sindaco Matteo Pressi comunica che cominceranno i lavori su uno degli elementi più caratterizzanti della cittadina dell’est veronese, ovvero la sua cinta muraria medievale, una tra le più estese e meglio conservate nel panorama nazionale.

Un monumento tanto maestoso quanto fragile, il quale necessita di cure costanti. Cure che, nei termini del consolidamento e del restauro, potranno finalmente essere prestate a una delle porzioni più fotografate del complesso fortilizio, ovvero il tratto di cinta che si estende da Porta Verona, la principale via di accesso al centro storico, sino a borgo Convergnino, all’incrocio con contrada degli ebrei. Un intervento molto rilevante che interesserà circa 250 metri di mura, con i relativi merli e fregi, e che porterà in dote anche il consolidamento di ben 3 torri, di cui una interessata da lievi cedimenti che necessitano quindi di un’azione tempestiva.

Un cantiere atteso dai cittadini di Soave e al quale l’amministrazione comunale, come spiega il sindaco Matteo Pressi, sta lavorando sin dall’insediamento: “dal 2022 ci siamo messi al lavoro, grazie anche al supporto fondamentale della Soprintendenza, per recuperare dei contributi statali in grado di coprire il costo dell’opera, pari a circa 1,7 milioni”, una somma ragguardevole che, come spiega il sindaco, “Sarà coperta con un contributo di 100.000 euro erogato da Fondazione Cariverona a titolo di art bonus e con 1.6 milioni di euro dallo Stato”.

Ma è proprio in relazione al contributo statale che in questi giorni sono emerse importanti novità. Infatti, come precisa Pressi: “con un decreto a firma del Ministro Giuli, lo Stato ha destinato all’intervento sulla cinta muraria di Soave altri 237.000 euro, in
aggiunta al milione e quattrocentomila euro stanziato in precedenza. Una somma fondamentale per raggiungere l’obbiettivo dell’integrale finanziamento dell’opera e procedere quindi ai lavori e per la quale devo ringraziare Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla cultura, che ha seguito da vicino il nostro dossier assieme al senatore Paolo Tosato”.

Ora, grazie ai fondi messi a disposizione dallo Stato e dalla Fondazione bancaria, si apre per il Comune la concreta possibilità di appaltare i lavori a lungo rincorsi, visto che il progetto esecutivo ha già ricevuto l’approvazione da parte dello Stato e della Soprintendenza, per la quale il sindaco ha ottime parole: “spesso non si percepisce l’importanza del lavoro che viene fatto da questi uffici per proteggere il patrimonio culturale, un elemento fondamentale della nostra storia e della nostra identità”, conclude il sindaco.