Il morbillo continua ad essere una della malattie infettive più pericolose per i bambini e per gli adulti.

Il morbillo è una malattia infettiva esantematica acuta causata da un virus a RNA del genere Morbillivirus diffuso in tutto il mondo, e l’uomo è l’unico ospite naturale.

Prima dell’introduzione del vaccino negli anni 60 nel mondo si verificavano epidemie ogni 2/3 anni che 2,6 milioni di morti ogni anno. Con la vaccinazione c’è stata una significativa riduzione dell’incidenza. Tuttavia nel 2022 sono morte di morbillo 136.200 persone, per lo più bambini sotto i 5 anni, soprattutto nei paesi sottosviluppati.

Il morbillo è altamente contagioso

Il morbillo è altamente contagioso. Nei Paesi a clima temperato, il picco d’incidenza avviene verso la fine dell’inverno e a primavera. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee e le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. Il virus rimane infettivo nell’aria e sulle superfici infette fino a due ore. La contagiosità si protrae da 4 giorni prima a 4 giorni dopo la comparsa dell’eruzione cutanea.

Il morbillo è pericoloso. Si combatte solo con il vaccino

I primi sintomi si presentano dopo un’incubazione di 7/18 giorni con tosse, rinite, congiuntivite, malessere e febbre fino a 39°-40,5 °. Dopo 2/4 giorni appare l’eruzione cutanea caratteristica, inizialmente sul volto e sul collo e poi su tutto il resto del corpo. L’esantema dura 3/7 giorni e poi scompare. La febbre persiste per due o tre giorni dopo la comparsa dell’esantema e la tosse può persistere fino a 10 giorni.

La maggior parte delle persone guarisce in 2/3 settimane. Però la malattia può avere un decorso grave e determinare gravi complicanze e anche il decesso principalmente dovuto a complicanze respiratorie e neurologiche. 

Il morbillo può causare la panencefalite subacuta sclerosante, una rara malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, che insorge in media 7 anni dopo l’infezione primaria con una frequenza da 4 a 11/ 100.000 casi.

L’unico strumento per prevenire il morbillo e le sue complicazioni è la vaccinazione. Purtroppo la diffusione di teorie avverse ai vaccini avvenuto con la pandemia ha generato delle credenze prive di base scientifica, come quella che l’assunzione di vitamina A potrebbe sostituire il vaccino.

La Società italiana di pediatria ha elaborato un vademecum anti-fake fra le quali compare quella sull’uso della vitamina A al posto del vaccino.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha calcolato che nell’Ue tra febbraio 2024 e gennaio 2025 sono stati registrati 32.265 casi di morbillo. L‘Italia è tra i paesi più colpiti, con 1.097 contagi. L’86% dei casi riguarda persone non vaccinate. L‘Istituto Superiore di Sanità ha registrato 127 casi di morbillo in Italia negli ultimi 13 mesi, di cui il 90% su soggetti non vaccinati e il 7% vaccinati con una sola dose.